Stanno arrivando i contributi pubblici per le polizze sottoscritte nel 2015: entro fine mese gli agricoltori indicati nell’elenco pubblicato a fine anno da Agea, Agenzia nazionale per i pagamenti in agricoltura, riceveranno l’attesa integrazione pubblica. Si tratta di una prima tranche di 3,5 milioni di euro degli 8 attesi dalle 2500 imprese socie di Codive che si sono assicurati.
A breve dovrebbe seguire la pubblicazione degli elenchi successivi di imprese aventi diritto con cadenza quindicinale fino al raggiungimento degli 8 milioni. Non solo, ma poi partiranno le procedure per l’erogazione dei contributi pubblici 2016 con la pubblicazione del bando: 11,2 milioni attesi.
«La pubblicazione – spiega il presidente del Codive, Luca Faccioni – è indispensabile per poter presentare la domande di sostegno. Il ritardo nell’erogazione è dovuto al radicale cambiamento dei sistemi di erogazione dei contributi pubblici per le assicurazioni agevolate. Se il meccanismo arriva a regime, le aziende potranno contare su pagamenti regolari in tempi certi e potranno quindi gestire in modo ottimale, anche finanziariamente, i loro investimenti. L’auspicio è che gli agricoltori siano più tranquilli potendo contare su una copertura certa dell’integrazione pubblica delle assicurazioni e quindi vi ricorrano maggiormente. Si tratta di un investimento indispensabile per tutelare il reddito aziendale, tanto più ora che il clima è sempre più imprevedibile. Citando un esempio concreto: i nostri soci che si sono assicurati nel 2016, anno climatico non particolarmente inclemente, hanno ottenuto risarcimenti per quasi 17 milioni di euro. Chiara dimostrazione che l’assicurazione funziona».
Le buone notizie arrivano direttamente dal direttore dell’agenzia pubblica dei pagamenti in agricoltura, Agea, Gabriele Papa Gagliardini che le ha presentate agli specialisti sulla gestione del rischio in agricoltura, riunitisi lo scorso 5 febbraio ad Assisi per in occasione del nono convegno sul tema. Notizie confermate,sempre nella stessa sede, anche dal responsabile dell’ufficio crisi del Ministero per le politiche agricole (Mipaaf), Mauro Serra Bellini. Le aziende interessate a livello italiano sono 93mila aziende in tutta Italia.