10 ore di cammino, 150 partecipanti e un unico obiettivo: sensibilizzare le persone a diventare donatori di sangue perché ce n’è un gran bisogno. E’ stata presentata oggi in Sala Rossa nella Provincia di Verona alla presenza del presidente Antonio Pastorello l’ottava edizione della Camminata della solidarietà organizzata dall’Avis, Associazione volontari italiani sangue, provinciale di Verona. La camminata partirà da Piazza Bra sabato 29 luglio alle ore 22.00 per arrivare al Santuario Madonna della Corona di Spiazzi la mattina del 30 luglio verso le ore 8.30, in tempo per assistere alla Santa Messa alle ore 9.30.
«Lo scopo della camminata – evidenzia Michela Maggiolo, presidente di Avis provinciale di Verona – è quello di accrescere la cultura della solidarietà e sensibilizzare la cittadinanza a prendere in considerazione di diventare donatore di sangue. La donazione del sangue è un gesto di vitale importanza, insostituibile per la nostra sanità per un’adeguata assistenza a tutti gli ammalati». All’Avis provinciale aderiscono 66 Avis comunali della provincia con oltre 21.000 donatori, che donano quasi 40.000 sacche fra sangue intero e plasma.
Piergiorgio Lorenzini, vicepresidente di Avis provinciale di Verona e ideatore della Camminata della solidarietà, ha fatto un appello: «Siamo in un momento di difficoltà. La nostra sanità è eccellente con un aumento dei consumi di sangue del 5% per interventi chirurgici e trapianti ma le donazioni non aumentano di pari passo. Per questo, ci appelliamo ai donatori che si rechino ai centri trasfusionali prima di partire per le vacanze e ai giovani di diventare donatori di sangue». L’adesione volontaria dei veronesi è buona, con circa 200 sacche di sangue donate ogni giorno in provincia di Verona, anche se in questi ultimi anni non basta a mantenere l’autosufficienza del territorio.
«L’Avis è un esempio virtuoso in cui quello che conta è la squadra, dove un ex presidente come Lorenzini si mette a servizio della presidente in carica perché prima di tutto viene la solidarietà. Dovrebbe essere così anche in politica» commenta Antonio Pastorello. Presenti all’incontro anche i vertici di Aido, Associazione italiana per la donazione di organi, il presidente Antonio Grassi e il segretario Claudio Bresciani e la presidente dell’Avis comunale di Verona Paola Silvestri. «Chi fa del bene – conclude Pastorello – non è invidioso delle altre associazioni con cui collabora perché la finalità è unica e uguale».
La camminata della solidarietà coinvolge alcune Avis comunali: Verona, Concamarise, Albaredo, Pescantina, Settimo di Pescantina, Balconi di Pescantina, Cavaion Veronese, Affi, Rivoli Veronese, Caprino Veronese e Dolcè Vald’Adige.
L’Avis ricorda che può donare il sangue chi ha già compiuto i 18 anni e fino ai 65, in condizioni generali di buona salute e con peso corporeo superiore ai 50 kg, recandosi presso uno dei Centri Trasfusionali, negli ospedali di Verona e provincia, a digiuno da almeno 8 ore e portando la tessera sanitaria e un documento di riconoscimento.