L’agricoltura è su scala nazionale l’unico settore produttivo in controtendenza con un calo del 4,8% degli infortuni anche se, in generale, si verifica un aumento dell’1,3% dovuto all’incremento dell’Industria e servizi. Lo afferma la Coldiretti nel commentare i dati Inail che registrano in Italia nel primi otto mesi del 2017 421.969 denunce per infortunio, ovvero 5.229 in più rispetto allo stesso periodo del 2016.
Il report Regione-Inail riferito al Veneto registra una progressiva contrazione degli incidenti mortali sui luoghi di lavoro: dai 53 del 2014 ai 52 dell’anno seguente, ai 46 del 2016, fino ai 37 dell’anno in corso (dato aggiornato al 14 settembre). Negli ultimi quattro anni le province dove si sono registrati il maggior numero di incidenti mortali sono Vicenza (44), Verona e Treviso (31), seguite da Venezia (26) e Padova (23). Anche in agricoltura l’andamento è al ribasso: dalle 22 vittime del 2014 alle 14 dei primi nove mesi di quest’anno (erano 26 nel 2015 e 17 nel 2016). La prima causa di morte è il ribaltamento del trattore (31), seguita da schiacciamento o incastro in macchine agricole (15) e dalla caduta di tronchi (7).
«Il trend registrato conferma l’importante lavoro di ammodernamento delle imprese agricole fatto in questi anni – ammette Claudio Valente, presidente di Coldiretti Verona – per rendere il lavoro in agricoltura tecnologicamente più avanzato, ma anche più sicuro. Molto resta tuttavia ancora da fare e per questo è necessario continuare con decisione sulla strada intrapresa con interventi per la semplificazione, la trasparenza, l’innovazione tecnologica e la formazione, che sappiano accompagnare le imprese nello sforzo di prevenzione in atto». «Il tema della sicurezza sul lavoro – evidenzia Giuseppe Ruffini, direttore di Coldiretti Verona – è diventato negli anni fulcro di interesse e di attenzione in agricoltura al fine di prevenire incidenti spesso gravi o mortali. Per questo è necessario lavorare per attivare un’evoluzione dell’approccio alla sicurezza sul lavoro, che non deve essere percepita solo come norma cogente ma come una cultura al servizio della persona e delle aziende per prevenire gli infortuni, garantire la salute dei lavoratori e migliorare la qualità del lavoro stesso. Per tali ragioni, e per rispondere alle esigenze degli associati, Coldiretti Verona ha messo in campo una programmazione continua di corsi obbligatori in materia di sicurezza su tutto il territorio».