L’Arena di Verona illuminata di viola per una notte in occasione della Giornata mondiale per la lotta al tumore al pancreas. Giovedì 16 novembre saranno 76 i simboli delle città italiane che aderiranno alla campagna “Facciamo luce sul tumore al pancreas”: la Reggia di Caserta, la Mole Antonelliana di Torino, il Maschio Angioino di Napoli, la Spire Unicredit Tower di Milano. A Bologna si terrà una tavola rotonda per fare il punto sulla ricerca organizzata dalle associazioni dei pazienti e dei loro familiari. Il tumore al pancreas è una patologia molto aggressiva che ancora oggi è difficile da curare, se individuata tardivamente.
Le associazioni Nastro Viola, Oltre la Ricerca, My Everest e la Fondazione Nadia Valsecchi, che operano sul territorio italiano accanto ai malati e alle loro famiglie, hanno deciso di realizzare insieme importanti eventi per sensibilizzare l’opinione pubblica, il mondo scientifico e il singolo cittadino, riguardo l’importanza di sapere riconoscere alcuni sintomi precoci della malattia e di trovare nelle AUSL di competenza un percorso chiaro e appropriato nel percorso di cura. Ogni giorno, oltre 1000 persone nel mondo si ammalano di tumore al pancreas e si stima che 985 di loro moriranno per questa patologia.
Recenti studi hanno evidenziato che il cancro al pancreas, che ogni anno in Italia colpisce oltre 13.000 persone, potrebbe diventare entro il 2020 la seconda causa di morte per tumore. Purtroppo il tumore del pancreas in fase precoce non dà segni particolari e anche quando sono presenti sintomi, si tratta di disturbi piuttosto vaghi, frequentemente interpretati in modo errato sia dai pazienti sia dai medici. La mortalità per questo tipo di patologia a 5 anni dalla diagnosi supera di gran lunga il 90%, facendo sì che il cancro al pancreas goda del triste primato di tasso di mortalità più elevato tra tutti i tumori. L’obiettivo di questa iniziativa è che parlandone e sensibilizzando maggiormente, sia possibile modificare la storia naturale di questa temibile patologia.