Si è svolta ieri mattina al parco Young di Case Nuove, a San Martino Buon Albergo, l’inaugurazione del memoriale alle vittime dell’incidente stradale avvenuto il 20 gennaio dell’anno scorso sulla A4, in prossimità dell’uscita del casello di Verona Est, in cui persero la vita 17 studenti ungheresi.
Una cerimonia raccolta e riservata, voluta dai familiari nel primo anniversario della tragedia. Una delegazione ungherese – composta dai familiari delle vittime, dall’ambasciatore a Roma Ádám Zoltán Kovács, dal console generale a Milano Jenő Csiszár e dal Console Márk Berényi -, insieme alle autorità civili veronesi, il prefetto Salvatore Mulas e i sindaci di Verona, Federico Sboarina, e di San Martino Buon Albergo, Franco De Santi, con i dirigenti e i rappresentanti delle forze dell’ordine, tra cui il questore Ivana Petricca e il comandante dei provinciale dei vigili del fuoco Michele De Vincentis, hanno reso omaggio alle vittime dell’incidente, inaugurando il monumento realizzato dall’artista Hervé Lóránt Ervin su incarico del Consolato. Il memoriale è situato all’interno dell’area verde del quartiere di Case Nuove, al confine con l’autostrada, a ridosso del punto in cui è avvenuto l’incidente.
Durante la cerimonia il prefetto Mulas ha evidenziato: «A nome dei cittadini veronesi ci stringiamo in un accorato e rispettoso ricordo delle vittime. Il mio pensiero va a coloro che persero la vita, ai loro compagni e ai familiari».
Il prefetto ha inoltre elogiato il professore che, subito dopo lo schianto, «sul pullman diventato una trappola di fuoco, ha cercato di salvare i suoi studenti. È stato un atto di eroico coraggio. Voglio inoltre ringraziare tutti i soccorritori, che hanno mantenuto accesa la vita di diverse persone grazie al loro impegno».
L’ambasciatore ha voluto «rinnovare il sentimento di vicinanza a nome degli ungheresi. Constato ancora una volta la generosità del popolo italiano e colgo l’occasione per ringraziare ancora tutti coloro che si sono adoperati per i soccorsi. Le vittime rimarranno per sempre nei nostri cuori”. Il console generale ha espresso gratitudine “agli amici italiani per l’aiuto e l’altruismo dimostrati». Il punto dell’incedente era diventato ormai meta di pellegrinaggio da parte dei familiari. La pericolosità del tratto ha spinto i rappresentanti dei genitori, nel settembre del 2017, a richiedere la realizzazione nel Comune di San Martino Buon Albergo di un luogo di memoria sicuro e adatto ad accoglierli senza la necessità di richiedere delle autorizzazioni. Proprio uno dei genitori ha preso la parola al termine della cerimonia, per sottolineare «l’amore e la generosità che abbiamo ricevuto qui a Verona».
Il sindaco De Santi a margine della cerimonia ha incontrato i familiari e il professore che per primo intervenne a soccorrere gli studenti. «Il memoriale situato nel parco diventerà parte integrante della nostra comunità. Ho assicurato il nostro massimo impegno nel prenderci cura del monumento, mantenendo sempre vivo il ricordo degli studenti».