Un pulmino per la Monteverde grazie al progetto “Amico a 4 ruote”

Un momento della cerimonia di consegna del mezzo

La benedizione del nuovo pulmino

Il pulmino donato grazie al progetto “Amico a 4 Ruote”

È un piccolo miracolo che si ripete: due anni fa, in concomitanza col trentennale della onlus, era arrivato un altro pulmino, indispensabile a rinnovare il parco macchine della cooperativa. Ogni giorno, infatti, i mezzi della Monteverde viaggiano in lungo e in largo per l’Est veronese e la Lessinia, accompagnando nel tragitto casa-centro diurno le persone con disabilità, in convenzione con l’Ulss 9 Scaligera. Tanti i Comuni interessati: Caldiero, Colognola ai Colli, Illasi, Mezzane di Sotto, Lavagno, San Mauro di Saline, Tregnago, Badia Calavena, Selva di Progno, Velo Veronese, San Martino Buon Albergo, Soave, Monteforte d’Alpone, Arcole e Grezzana.

«I nostri pulmini macinano oltre 160.000 chilometri ogni anno e due dei sette mezzi in uso ormai erano arrivati al capolinea, dopo aver percorso oltre 400.000 chilometri ciascuno – informa Giovanni Soriato, presidente della cooperativa Monteverde –. Grazie alla sensibilità di tantissime realtà del territorio, istituzioni, imprenditori ma soprattutto della comunità, è stato possibile dare una risposta a un bisogno urgente, permettendoci di portare avanti le nostre attività».

Attorno al nuovo pulmino, infatti, si è mosso un mondo. Per coprire i circa 50mila euro di spesa, è stata attivata una campagna di raccolta fondi molto articolata. Il progetto “Amico 4 ruote” associazioni, professionisti e aziende locali per realizzare gli scatti del calendario 2018, diventato anche un progetto educativo, oltre che uno strumento di fundraising. «Ci sono state poi le “cene con delitto” realizzate grazie all’associazione The Elp al ristorante Michelin di Tregnago, una cena di gala alla Locanda del Borgo di Soave (organizzata grazie alla famiglia Marcazzan, col sostegno dei fornitori della Locanda), le donazioni di cittadini, imprese e fondazioni – evidenzia Francesco Tosato, vicepresidente della cooperativa –. Questa mobilitazione ci ha permesso di centrare l’obiettivo; inoltre, l’ingente donazione di una persona residente nel nostro territorio, che preferisce restare anonima, ci ha consentito di acquistare il secondo pulmino necessario al trasporto».

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