Trovare gli alloggi necessari per rispondere all’emergenza abitativa provocata dall’esplosione avvenuta martedì sera nella palazzina in via XX Settembre, a San Martino Buon Albergo. È l’obiettivo del sindaco Franco De Santi, che questa mattina ha scritto agli agenti immobiliari del paese invitandoli a «mettere a disposizione eventuali abitazioni libere, al fine di collocare d’urgenza i nuclei familiari sfollati».
Secondo il primo cittadino gli alloggi potrebbero essere assegnati con il normale contratto di locazione tra proprietario e inquilino. Nel caso di famiglie in difficoltà economica, invece, entrerà in gioco il protocollo d’intesa in vigore tra l’Istituzione Servizi al Cittadino (Isac) e i proprietari delle abitazioni. A fronte dell’ottenimento di un canone concordato, ad un costo inferiore rispetto alle medie di mercato, l’ente comunale farà da garante affinché ci sia la certezza del pagamento dell’affitto. «Questo progetto è nato circa due anni fa per fronteggiare l’emergenza abitativa, che coinvolge sempre più famiglie anche a San Martino Buon Albergo. Oggi questa iniziativa può risultare molto utile per dare una risposta immediata e concreta ai cittadini rimasti senza casa. L’obiettivo è quello di ridurre l’emergenza e tornare quanto prima alla normalità», spiega il sindaco.
Sono state una cinquantina le persone evacuate a seguito dell’esplosione e 25 gli appartamenti liberati dai vigili del fuoco per consentire le operazioni di spegnimento
delle fiamme. Ieri mattina De Santi, in collaborazione con la protezione civile, aveva individuato nella sala civica Donini il centro di accoglienza temporanea, ma in serata tutte le famiglie coinvolte erano ospitate da amici e parenti, oppure in strutture individuate dal Comune con il sostegno di alcune associazioni del territorio. «In queste ore registro con grande soddisfazione la solidarietà e il sostegno dimostrati dai miei concittadini alle famiglie evacuate. San Martino Buon Albergo si conferma un paese accogliente, in grado di far fronte alle emergenze, anche grazie alla presenza di numerose associazioni. Invito anche i proprietari di abitazioni sfitte a farsi avanti”, sottolinea De Santi, che conclude: “Il Centro Operativo Comunale rimarrà operativo per monitorare la situazione, così come la struttura di accoglienza per garantire dei pasti caldi in caso di necessità».