Verificare l’origine nazionale, acquistare prodotti locali, comprare direttamente dagli agricoltori nei mercati o in fattoria e non cercare per forza il frutto perfetto perché piccoli problemi estetici non alternano le qualità organolettiche e nutrizionali, i cosiddetti “brutti ma buoni”. Sono questi i consigli di Coldiretti Verona per ottimizzare la spesa e non rinunciare, nonostante i danni provocati dal freddo e dal maltempo al sud, a cibi preziosi per il benessere in questa stagione per combattere le basse temperature e l’arrivo del picco influenzale. «Con la riapertura dei mercati – sottolinea Giuseppe Ruffini, direttore della Coldiretti scaligera – gli effetti dell’ondata di freddo e neve si sentono sugli scaffali di negozi e supermercati dove alcune referenze mancano perché distrutte dal gelo e si segnalano aumenti dei prezzi per altre. Si tratta del risultato dei danni provocati dal maltempo che ha ridotto l’offerta di ortaggi per le gravi perdite di prodotto nei campi all’aperto e problemi anche in serra soprattutto nel centro-sud Italia, ma le difficoltà riguardano anche il resto dell’Europa e del bacino del Mediterraneo con conseguenti tensioni sui prezzi nel carrello della spesa. Noi consigliamo di acquistare prodotti locali nei mercati a km zero o nei punti vendita dei produttori per trovare merce fresca e al giusto prezzo».
L’anomalia climatica ha ridotto i raccolti anche in Marocco, Egitto, Turchia, Olanda e Spagna dove nella Murcia, che rifornisce tradizionalmente i mercati europei, sono stati distrutti almeno trecento ettari di carciofi, lattuga e broccoli. Gli effetti si fanno sentire sul carrello della spesa dei consumatori con aumenti che nei mercati all’ingrosso variano fino al 20% delle zucchine al 30% per i carciofi ma che riguardano anche cavolfiori e finocchi dall’inizio dell’anno. Diversa la situazione per le produzioni frutticole già raccolte. In queste condizioni è necessario verificare che sulla pesante crisi che ha colpito gli agricoltori non si innestino pericolose speculazioni che colpiscono produttori e consumatori.