Martedì 4 giugno alle ore 20,30 presso il Centro Culturale di San Giovanni Lupatoto, si terrà una serata di divulgazione e di sensibilizzazione alle cosiddette “Nuove Dipendenze Virtuali”, organizzata dalla Dott.ssa Giulia Padovani, psicologa clinica con pregressa esperienza nell’ambito della dipendenza in particolare del gioco d’azzardo e responsabile del gruppo di mutuo auto aiuto “Diamoci una Mano”, con il patrocinio ed il sostegno dell’Amministrazione comunale di San Giovanni Lupatoto. Le nuove dipendenze virtuali, quali ad esempio da internet (Internet Addiction Disorder), da cellulare, da videogiochi e da gioco d’azzardo patologico, sono quelle in cui un soggetto si estranea dal mondo reale, dove molto spesso si è creata una difficoltà di diversa natura, per fuggire da un senso di malessere a favore di uno stato soggettivo di piacere, ed in certi casi di euforia, messo in atto con modalità sempre più compulsive. Questa categoria di dipendenze rientra nell’insieme delle ben più numerose “Nuove Dipendenze Comportamentali” o “New Addiction” (dipendenza da lavoro, dipendenza affettiva, dipendenza da sport, ecc..), cioè quelle mancanti di una vera “sostanza” che le provochi e generate da un’attività, un comportamento socialmente accettati, come utilizzare il cellulare oppure tentare la fortuna con un gratta e vinci. Recenti studi del cervello hanno dimostrato, però, che queste dipendenze coinvolgono gli stessi circuiti del piacere e della ricompensa evidenziati nelle già note tossicodipendenze. Nella serata si affronteranno tematiche legate ai fattori che caratterizzano e accomunano le nuove dipendenze “virtuali” con lo scopo di sensibilizzare le persone affinché riconoscano la gravità e la profondità di malessere che può celarsi dietro ad un comportamento apparentemente normale. I danni conseguenti a queste nuove dipendenze non investono solamente i soggetti portatori del problema, ma coinvolgono pesantemente l’intero sistema familiare; l’Amministrazione comunale di San Giovanni Lupatoto sta intervenendo per scoraggiare non solo il ripetersi di azioni che procurano dipendenza patologica anche supportando attivamente l’organizzazione di serate come quella del 4 giugno aperta alla cittadinanza.