Si potrebbe definire l’opera ultima di Franco Zeffirelli: una scenografia imponente quanto particolareggiata che si apre sul pubblico e rimane visibile nelle modifiche durante gli intervalli tra gli atti. Una sorta di omaggio, questo, all’immenso lavoro del regista e scenografo scomparso lo scorso 15 giugno a pochi giorni dalla prima de La Traviata in Arena. Ieri sera, 11 luglio, è andata in scena la terza rappresentazione: cambia l’interprete principale- la fenomenale Irina Lungu come Violetta- ma non la qualità dello spettacolo che strabilia e commuove il pubblico presente. L’Arena era gremita, il che, di per sé, è un ottimo risultato se si pensa alla data infrasettimanale in cui cadeva lo spettacolo.
La Traviata, opera verdiana tratta da La Signora delle Camelie di Dumas figlio, è stata definita da Zeffirelli “l’opera delle opere […] un prezioso forziere di tutte le emozioni, gli spasimi, le estasi, le furie fiammeggianti che si vivono solamente attraverso il melodramma”. Per lui era “opera perfetta”, come si legge nel programma a cura di Fondazione Arena. E nella già incantata atmosfera areniana Franco Zeffirelli ha voluto aggiungere ancora più magia. La residenza di Violetta, immensa e su due piani calpestabili, quasi come una casa di bambole si apre e si chiude, ruota e si trasforma sotto gli occhi del pubblico fino a divenire palazzo delle feste dei Bervoix e sede del trionfo carnevalesco che accompagna Violetta fino alla fine della sua vita. Ballerini, giocolieri, comparse, tutte assieme si alternano durante l’esplosivo secondo atto che porta con sé tutta la vitalità e imponenza dei lavori di Zeffirelli.
Durante le pause lavorano indefessi gli addetti al palcoscenico che trasformano la casa delle bambole in residenza di campagna, poi ancora in palazzo e infine in gigantesca alcova. Ed è questo brulicare di persone che, di fronte al pubblico e senza alcun sipario, tra pedane, carrucole, enormi pannelli – celebra il lavoro di un uomo che incontrò Violetta per la prima volta alla Dallas Civic Opera nella persona di Maria Callas.
La Traviata andrà in scena il 19 e 25 luglio alle 21 e l’1, 8, 17, 22 e 30 agosto e il 5 settembre alle 20.45. Qui come e dove acquistare i biglietti.
La Traviata, stagione areniana 2019 (11 luglio)
Direttore: Andrea Battistoni
Regia e scene: Franco Zeffirelli
Costumi: Maurizio Millenotti
Coreografia: Giuseppe Picone
Luci: Paolo Mazzon
Interpreti: Irina Lungu (Voletta), Alessandra Volpe (Flora), Daniela Mazzucato (Annina), Pavel Petrov (Alfredo), Simone Piazzola (Germont – padre) Carlo Bosi (Gastone di Letorieres), Gianfranco Montresor (Duphol), Daniel Giulianini (Marchese d’Obigny), Romano dal Zovo (Dottor Grenvil), Max Renè Cosotti (Giuseppe), Stefano Rinaldi Miliani (Domestico).
Ballerini: Petra Conti, Giuseppe Picone