Con un investimento di poco inferiore al mezzo milione di Euro, Agsm amplia la propria produzione di energia da fonti rinnovabili. Alla centrale di cogenerazione del “Depuratore Città di Verona” verrà installato un nuovo motore per la produzione di energia elettrica dal biogas ottenuto dai fermentatori dell’impianto che dagli anni Settanta garantisce la depurazione delle acque dell’Adige a valle del suo tratto urbano.Al momento è in funzione un’unità di produzione per 625 kWe che produce poco più di 4.900 MWh l’anno. La produzione complessiva di biogas è attualmente pari a 2,5 milioni di metri cubi standard (Smc) di biogas che però non si riesce a sfruttare totalmente: nonostante lo stoccaggio delle eccedenze in un gasometro dedicato, una parte del biogas – circa 344mila Smc – viene così bruciata in torcia. L’investimento di Agsm porterà all’installazione di una nuova unità di cogenerazione – dalla potenza di 250 kWe – che consentirà di sfruttare quasi tutto il biogas prodotto dal Depuratore Città di Verona: le emissioni in torcia verranno infatti abbattute dell’84% e la produzione di energia elettrica salirà ad oltre 5.600 MWh (più 13%). L’energia elettrica prodotta verrà utilizzata per coprire un’aliquota maggiore del fabbisogno elettrico complessivo del depuratore (circa 8.500 MWh l’anno) consentendo un risparmio di oltre 650 MWh di energia acquistata in rete pari a 122 TEP (tonnellate equivalenti petrolio) e in 186 tonnellate di CO2 non immesse in atmosfera. La produttività del nuovo asset è destinata a salire ulteriormente nel corso del 2020 quando la produzione di biogas salirà di ulteriori 240mila Smc/anno a seguito di una manutenzione straordinaria dell’impianto che verrà realizzata nei prossimi mesi. La produzione di energia elettrica salirà così a più di 6.100 MWh, con un incremento quindi del 23% rispetto alla produzione attuale.
«Con questo nuovo investimento, Agsm rafforza il proprio ruolo di produttore di energia, con particolare attenzione alle fonti rinnovabili a conferma delle potenzialità offerte da un’attenta e virtuosa gestione del ciclo ambientale: un modello di economia circolare che deve diventare sempre di più una prassi consolidata»: così Daniele Finocchiaro, presidente di Agsm Verona Spa.«L’intervento conferma la grande attenzione verso la sostenibilità ambientale – spiega Roberto Mantovanelli, presidente di Acque Veronesi, gestore dell’impianto -. Attraverso la depurazione ogni anno restituiamo in ambiente 68 miliardi di litri d’acqua derivante dai reflui con buoni standard qualitativi, di cui 28 miliardi di litri solo dal depuratore di Verona. Grazie all’intervento di Agsm ora a questo dato aggiungiamo anche un sensibile aumento della percentuale di energia prodotta da fonti rinnovabili».