Fattorie e operatori didattici pronti a supportare le famiglie. Donne Impresa Coldiretti Verona prende in considerazione le difficoltà manifestate dai genitori per la gestione dei figli nella fase 2 dell’emergenza sanitaria. Servizio di agri tata e tutor scolastici, ad esempio, sono alcune offerte previste già nel progetto di Educazione alla Campagna Amica promosso dalle imprenditrici che coinvolge ogni anno a Verona circa 2500 bambini delle scuole primarie, 10mila in Veneto, ma altre idee sono già al vaglio. “Se si potrà operare secondo nuove ordinanze all’aperto, nei cortili o sull’aia rispettando tutte le precauzioni di sicurezza, – evidenzia Chiara Recchia, responsabile provinciale di Donne Impresa – apriremo nuovamente i cancelli delle aziende per accogliere i bambini adeguandoci alle regole e prescrizioni. Nel frattempo abbiamo già convertito le nostre sale riunioni attrezzate e gli spazi verdi aziendali in aule virtuali e class room per lezioni on line ad esempio sulle stagioni o giochi didattici. Si tratta di soluzioni che il contesto generale ha imposto e che il dinamismo del settore ha interpretato secondo le possibilità aziendali”. Già alcune famiglie veronesi hanno chiesto informazioni allea cinquantina di fattorie didattiche del territorio. Il problema è reale: quando i genitori riprenderanno il lavoro, con i nonni in isolamento per protezione, chi accudirà i bambini? “La vocazione alla didattica e al sociale dell’agricoltura – aggiunge Chiara Recchia – è un servizio impagabile se si considera il valore aggiunto offerto dalle famiglie contadine che oltre alla predisposizione naturale aggiungono capacità professionali e abilità teorico pratiche. Queste realtà sono strategiche per la ripresa della normalità e rappresentano un valido supporto alle famiglie. La cancellazione di stage, settimane verdi e centri estivi, gite e visite guidate hanno comportato al settore perdite per milioni di euro, ma gli operatori sono già pronti a dare risposte alla società in termini di sicurezza e di qualità della vita. Dopo un lungo periodo chiusi in casa, il contatto con la natura sarà un toccasana per le nuove generazioni che possono trovano nella campagna un’offerta ricreativa continua e spontanea”.