In Italia hanno perso la vita oltre 95.000 persone durante la pandemia, a Verona e provincia le vittime per Covid sono state piu’ di duemila e ancora il numero aumenta. Per ricordarle e ringraziare il personale sanitario impegnato nell’emergenza, tutte e cinque le sedi dell’Istituto agrario “Stefani-Bentegodi” hanno scelto di mettere a dimora un acero campestre nel cortile di ogni scuola e di farlo il prossimo 18 marzo. Si tratta della “Giornata nazionale in memoria di tutte le vittime dell’epidemia da coronavirus” istituita dal Parlamento italiano.
Il 18 marzo 2020 l’Italia era nel pieno del lockdown e un evento colpì al cuore tutti: la sfilata di camion militari carichi di bare che portavano i cadaveri via dal cimitero di Bergamo, ormai al collasso, verso le regioni circostanti. Il 18 marzo fu poi il giorno in cui si registrò il maggior numero di decessi su scala nazionale. La cerimonia si svolgerà giovedì 18 marzo alle ore 11, contemporaneamente in tutte le cinque sedi dislocate a Caldiero, Buttapietra, Isola della Scala, San Pietro In Cariano e Villafranca. All’evento sono stati invitati i sindaci e gli assessori all’istruzione dei comuni coinvolti, affinchè il legame tra la scuola e il territorio sia sempre saldo e importante anche in queste occasioni. Saranno anche scoperte cinque targhe commemorative che resteranno a testimonianza.
Nella Sede Centrale a Isola della Scala saranno presenti:
– il Dirigente Scolastico prof. Francesco Rossignoli
– la Vice Presidente e Assessore agli Affari legali della Regione Veneto dott.ssa Elisa De Berti
– Il Sindaco di Isola della Scala Stefano Canazza
– il Presidente del Consiglio di Istituto Giampaolo Maragnoli
– l’infermiera specializzata sig. Roberta Dal Bon
e una rappresentanza dei docenti e degli studenti.
“È importante – afferma il Dirigente prof. Francesco Rossignoli – ricordare non solo le vittime di questa pandemia, alcune delle quali erano famigliari dei nostri 1.700 studenti e dei nostri 240 docenti, ma anche omaggiare tutti coloro che si sono impegnati e, ancora lo fanno, per portare cure, salute e assistenza ai malati. Il nostro istituto è profondamente legato al territorio e alla cura della persona, offrendo percorsi di formazione nel settore non solo agrario, ma anche socio-sanitario. Vogliamo che i nostri studenti e il personale della scuola abbiano un segno, all’entrata del proprio istituto, che ricordi i valori e la centralità della vita.” L’acero ha un alto valore simbolico perchè rappresenta la vita e la speranza; è un albero a crescita lenta, con una longevità superiore ai 100 anni e antiche credenze popolari gli conferivano “proprietà magiche” contro le streghe e la sfortuna. La scelta di piantare cinque aceri vuole anche essere il simbolo della speranza di una pronta rinascita e di un ritorno alla normalità e un ringraziamento ai medici ed al personale sanitario per lo straordinario lavoro svolto durante l’emergenza.