Aumentare la collaborazione e la sensibilizzazione degli utenti, arrivare a dimezzare la quantità di secco prodotto pro capite, puntare al 90% di raccolta differenziata, eliminare gli inceneritori dal piano rifiuti regionale, bonificare le discariche. Sono questi gli obiettivi principali di Esacom, la società con sede a Nogara che dal 1° gennaio ha preso le redini della gestione della raccolta differenziata a San Giovanni Lupatoto.
Il presidente Maurizio Lorenzetti e il direttore generale Maurizio Barbati, con il sindaco lupatotino Attilio Gastaldello, hanno fatto chiarezza su alcune difficoltà incontrate da Esacom nei primi giorni dell’anno, dovute principalmente a qualche incomprensione e mancata interpretazione del calendario per il conferimento dei rifiuti.
«La difficoltà principale è dovuta al fatto che i cittadini devono abituarsi a interpretare la data sul calendario – ha spiegato il presidente Lorenzetti –. Ad esempio, se viene indicato un giorno in cui si raccoglie il secco, il rifiuto deve essere posto all’esterno dell’abitazione la sera prima, indicativamente dalle 21 alle 24. L’orario di effettuazione del servizio di raccolta, infatti, è a partire dalle 4 del mattino del giorno indicato sul calendario».
Sono 12.346 le utenze servite nel comune lupatotino. Esacom punta molto sulla sensibilizzazione, sia con assemblee pubbliche sia con incontri formativi nelle scuole del territorio. Prima dell’insediamento, l’azienda ha organizzato 18 serate per un totale di 2.193 persone presenti. L’informazione si allarga anche attraverso il sito, l’app e i canali social per migliorare la qualità generale della raccolta differenziata. Tramite esempi, si vuole indirizzare la cittadinanza alla giusta suddivisione dei rifiuti in umido, secco, plastica, vetro e verde. A San Giovanni Lupatoto si producono attualmente 124 chili di rifiuto secco pro capite all’anno. Esacom parte da questo dato non positivo per risalire in fretta la china.
«Sinceramente ci aspettavamo più disagi – ha spiegato il direttore generale Barbati –, anche perché abbiamo dovuto affrontare difficoltà nel reperire autisti e formare i nuovi operatori. Con gradualità e attraverso informazioni puntuali, il nostro obiettivo sarà quello di indirizzare meno quantitativo possibile di rifiuto in discarica. In un anno puntiamo a togliere 20 chili di rifiuto pro capite. Attualmente notiamo addirittura il 62.8% di rifiuti sbagliati gettati nel secco, soprattutto plastica e carta. Dobbiamo pian piano far cambiare mentalità».
Il punto d’arrivo sarà quello di avere una tariffa puntuale in base al conferimento. Chi si impegna, risparmierà sul costo del servizio. «Con questo cambiamento vogliamo arrivare a limitare l’inquinamento e salvaguardare l’ambiente – ha aggiunto il sindaco Gastaldello –. Per questo l’apporto di ciascuno sarà determinante. Dobbiamo individuare e sensibilizzare a un comportamento più virtuoso le persone che faticano a seguire le regole della raccolta differenziata. Ne và del benessere di tutti».