Massimo Bettarello, presidente di Atv annuncia che è ultimata la prima parte del rinnovo della flotta autobus urbana, costituita da undici mezzi elettrici di 12 e di 8 metri di lunghezza, uno dei quali è stato destinato a Legnago. «Ed è solo l’inizio – prevede Bettarello – perché entro il 2026 tutto il servizio pubblico urbano veronese sarà elettrico, vuoi perché ci sarà il filobus, vuoi perché tutti i mezzi saranno alimentati ad elettricità».
Un grande impianto di ricarica sarà realizzato in collaborazione con il Comune.
Ed anche per il settore extraurbano sono in vista grandi cambiamenti. I bus a gas potranno approvvigionarsi di biogas l’impianto di Ca’ del Bue. «Tutto questo – sottolinea il presidente Atv – è un esempio di economia circolare che tende a renderci indipendenti dal punto di vista energetico dalle importazioni dall’estero».
Nel giro di tre o quattro settimane gli undici nuovi mezzi elettrici dovrebbe essere in funzione.
Il sindaco Damiano Tommasi ha specificato che quella dell’elettrico è la direzione che vuol prendere l’amministrazione comunale, che però punta anche ad un cambio delle abitudini dei cittadini che devono orientarsi ad un maggior uso del mezzo pubblico. E in questo senso, ha aggiunto con una punta di polemica, il Veneto potrebbe fare di più.
«La Regione Veneto è impegnata, come il governo, a rinnovare il parco autobus, così come lo ha fatto per i treni, in collaborazione con gli enti locali – ha affermato la vice-presidente della giunta regionale Elisa De Berti, che è anche assessore alle Infrastrutture –. Le risorse che servono sono tantissime, si pensi che un solo autobus costa 300 mila euro!».
L’impegno della Regione è per una riorganizzazione complessiva del trasporto pubblico locale. E si punta sull’integrazione ferro-gomma, cioè del trasporto treno+bus. O addirittura treno+bus+acqua+bici. Ma è anche sul servizio a chiamata che si sta puntando per rendere sempre più smart il trasporto pubblico.
E, forse per rispondere a Tommasi, quando dice che il Veneto potrebbe fare di più, Elisa De Berti ha tenuto a precisare che, anche per merito delle aziende locali come Atv, questo servizio in Veneto funziona bene e che «quando vado a Roma alle riunioni sul trasporto pubblico locale si parla del Veneto come di un modello».