Ancora una volta via Diga, lungo il canale ex Sava, si riempie di spazzatura. E ancora una volta Legambiente interviene, questo giro in compagnia dei dipendenti di Maxa, multinazionale con sede ad Arcole, e di alcuni ragazzi dell’associazione Più di un sogno. L’iniziativa è stata avanzata proprio dall’azienda arcolese e dall’associazione zeviana che da anni sostiene soggetti con disabilità nella ricerca di un lavoro. Sabato17 giugno una trentina di volontari si sono riuniti per pulire la zona che era già stata rassettata lo scorzo marzo. Nonostante il tratto sia riconosciuto a livello europeo come parte del cammino “Via Postumia” (che parte da Aquileia per arrivare a Genova), sembra rappresentare per alcuni cittadini, zeviani e non, una discarica a cielo aperto. Due quintali di rifiuti sono stati raccolti nella giornata, non solo lasciati da chi si concede un picnic e, per pigrizia, ne abbandona i rimasugli, ma anche da chi si reca sul posto con il preciso fine di sbarazzarsi di chili di spazzatura domestica.
«Come Comune stiamo valutando di intervenire con delle fototrappole – fa sapere Alberto Todeschini, assessore all’ecologia – il nostro impegno sarà quello di dialogare con Enel, che gestisce la zona, per installare nel più breve tempo possibile un sistema di fototrappolaggio o trovare un’altra soluzione consona a prevenire i comportamenti incivili». L’abbandono diffuso di immondizia è un problema che persiste nel territorio zeviano, nonostante le numerose iniziative portate avanti dall’amministrazione comunale. Oltre alle periodiche uscite finalizzate alla pulizia e al riordino del paese, coordinate dal vicepresidente di Legambiente Fausto Conti, a inizio anno era stato offerto alla cittadinanza un ciclo di incontri gratuiti per sensibilizzare alla cultura anti-spreco e fare informazione sulla corretta gestione della raccolta differenziata. «Siamo molto sensibili al tema e ci stiamo muovendo in diversi punti del territorio per combattere al massimo queste abitudini immonde, ancora di più se pregiudicano zone come quella di via Diga – conclude Todeschini – rendere questa parte del percorso della Postumia visibilmente bella e pulita darà risalto anche al nostro paese, visto il turismo di ciclisti e passeggiatori che porta».