La contrada Tarmassia vince il trentaquattresimo Palio delle Contrade di Isola della Scala e si aggiudica il titolo. Durante la 56esima fiera, la contrada guidata dal Presidente Emiliano Leardini con Rita Tezza e Linda Meneghelli porteranno in degustazione il risotto premiato dalla giuria in sala. Una sfida tra i fornelli molto sentita, che ha visto partecipe le cinque contrade di Isola della Scala. Insieme alla vincitrice, Caselle, Doltra – Vo’, Isola Centro e Pellegrina hanno portato in tavola il riso Nano Vialone Veronese IGP, presentandolo con diversi ingredienti. Non è passato inosservato il riso con il granchio blu, il crostaceo più chiacchierato del momento, proposto da Damiano Fraccaroli delle Caselle.
«La competizione gastronomica si tiene dal 1988 ed è un momento di festa e di sfida molto sentita tra le Contrade – ha sottolineato Venturi. – Dobbiamo ricordare che qui sono tutti volontari con una grande passione per il prodotto principe della nostra terra. Un plauso a tutti per il lavoro e l’aiuto concreto che portano ad ogni edizione della Fiera del Riso. I piatti in gara erano tutti molto buoni, e le proposte varie».
I piatti esaminati dalla giuria
La giuria composta da Roberto Lunardi, Paolo Pampanini, Leonardo Valbusa e Alessandro Negri dell’associazione Cuochi Scaligeri, Francesco Brunello del Consorzio Prosciutto Crudo Montagnana, Carlotta Ghinato dell’associazione Slow Food di Verona ha decretato, a pari merito due risotti: il misto bosco preparato da Rita Tezza di Tarmassia e Valpolicella, salsiccia e Briè di Luca Gavioli di Isola Centro.
Le due ricette alternative hanno conquistato ben quarantacinque punti. Grazie alla seconda proposta alternativa, piselli e pancetta di Linda Meneghelli, è stata la contrada Tarmassia ad aggiudicarsi il titolo per il terzo anno consecutivo: 2019, 2022 e 2023. Il miglior risotto all’isolana invece se l’è aggiudicato Silvana Cipriani delle Caselle che ha stupito la giuria.
Il ricordo di Giorgio Gioco
Durante la serata una sorpresa inaspettata, il saluto di Antonio Gioco, figlio di Giorgio: «Lunedì non ho potuto essere presente qui per il 54esimo concorso Spiga d’oro, fondato da mio padre l’anno successivo la nascita della Fiera. Lui era molto legato a questa manifestazione che l’ha vista crescere. Ho portato una piccola creazione realizzata da Giorgio e questa sera la voglio donare a una persona speciale. Mio padre me lo nominava spesso, Roberto Bonfante era molto giovane, un ragazzino, ma è cresciuto insieme a lui, e l’ha affiancato campendo l’importanza e le potenzialità del nostro prodotto principe, il riso e la sua valorizzazione. Un applauso all’ex direttore Roberto Bonfante». Parole vere e profonde, che hanno emozionato Bonfante.
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