Danneggiata la croce simbolo di Santa Maria di Zevio. Da tempo gli abitanti della frazione sapevano che dovevano dire addio all’olmo secolare protagonista del “bivio dei Tosini” (tra via Beccaletto e via Primo Maggio), iscritto tra le piante monumentali d’Italia e piantato, pare, durante la rivoluzione francese come omaggio alla libertà.
Quello che non ci si aspettava è che anche il cippo a croce, simbolo della frazione datato 1854, rimanesse vittima delle operazioni di abbattimento dell’albero. È ciò che è successo martedì 3 ottobre, durante i lavori per la rimozione della pianta, cava e da tempo malata: nonostante i recenti interventi di manutenzione e l’utilizzo di tiranti per la messa in sicurezza, l’ultima perizia non aveva lasciato alcun dubbio sull’impossibilità di rimandare ulteriormente l’intervento, complici anche i danni subiti a seguito degli ultimi temporali.
Durante il taglio, un ramo morto di dimensioni rilevanti è caduto, colpendo in pieno la croce sottostante, così quanto comunicato dalla ditta incaricata dell’operazione. Resta da verificare se si sia trattato di un caso fortuito o se gli addetti ai lavori non abbiano rispettato le procedure e le cautele richieste dalla natura dell’opera.
L’amministrazione chiederà il risarcimento dei danni
I primi a commentare l’accaduto, tra il dispiacere e la rabbia dei cittadini, sono stati i due assessori residenti a Santa Maria. «L’amministrazione comunale si rammarica dell’incidente occorso e verrà aperto quanto prima un sinistro per la richiesta dei danni e la sistemazione della croce», fa sapere Michela Andreoli, assessore al sociale. «Uno scempio quanto successo. Come abitante di Santa Maria e amministratore non ho parole per definire l’accaduto – aggiunge Thomas Bottacini, vicesindaco e assessore all’urbanistica – adesso l’imperativo è ridare vita ad un simbolo storico del paese, riqualificandolo come merita, e ci daremo da fare per questo».
L’idea originaria del Comune vedeva la rimozione della pianta, a rischio schianto, e la valorizzazione dell’incrocio, con la restaurazione del cippo crociato e la creazione di una piccola area verde, se possibile con un albero al centro. Ora la questione primaria è capire se la croce può essere salvata o se ha subito danni irreparabili che ne richiedano la parziale sostituzione.