La Polizia Provinciale ha acquistato, grazie a un contributo della Regione del Veneto di circa 200 mila euro, nuovi mezzi e strumenti per le attività di contenimento del cinghiale e di contrasto della peste suina africana. In particolare: reti mobili di cattura, gabbie e veicoli fuoristrada.
Tutto questo nell’ambito della prevenzione della diffusione della malattia nei suini da allevamento, con il dupplice obiettivo di salvaguardare il patrimonio suinicolo veronese e veneto e di proteggere le esportazioni di prodotti di origine suina e l’intera filiera produttiva nazionale.
Al comando di via San Giacomo sono giunti cinque “pig brig”, recinti mobili circolari che, al loro primo test sul campo, hanno portato a catturare simultaneamente un branco di cinghiali nel territorio di San Martino Buon Albergo. Inoltre, nove nuovi chiusini, gabbie posizionate sulle piste di passaggio degli animali selvatici.
Per raggiungere i luoghi più impervi, posizionare gli strumenti di cattura e trasportare gli animali nei centri specializzati, la Polizia Provinciale si è dotata di due piccoli fuoristrada, di un pick-up 4×4 e di un furgone con un cassone molto ampio. Alcuni dei precedenti veicoli, ancora in buone condizioni, verranno ceduti gratuitamente alla Protezione Civile.