di Silvia Dalla Rosa
La partecipazione dei giovani nel progettare e realizzare attività nel contesto sociale, culturale e territoriale in cui vivono richiede un incoraggiamento costante da parte delle persone a cui è affidata la loro istruzione e anche da parte delle istituzioni. È in quest’ottica che si inserisce l’adesione dell’Unione dei Comuni “Verona Est”, tra cui Colognola ai Colli, al bando Èstro, recentemente lanciato dal progetto Tag Est (Territorio attivo giovani est veronese).
Oltre 140mila euro stanziati per supportare i giovani a realizzare le proprie idee, con un contributo massimo di 1.500 euro per ciascuna iniziativa. Risorse preziose messe a disposizione da Fondazione Cariverona (attraverso il bando Giovani protagonisti – Buone pratiche territoriali) e da 16 Comuni della provincia orientale, coordinati da Fondazione Edulife.
L’obiettivo del progetto è di creare una rete di partner per aiutare i giovani del territorio tra i 16 e i 30 anni, ascoltare le loro proposte e offrire loro quanto necessario per realizzarle. Un percorso che mescola cittadinanza attiva (i progetti verranno realizzati negli spazi pubblici dei Comuni) e apprendimento non formale, per prendersi realmente cura dei giovani, combattendo fenomeni come la violenza, l’emarginazione, la migrazione verso altri Paesi e l’incomunicabilità tra generazioni. Il tentativo è di coinvolgere i ragazzi per “trasformare un’idea in realtà, perché i giovani non cambino paese…ma cambino il Paese”, come recita il claim del bando.
«Aderire a questo progetto, per l’amministrazione comunale di Colognola ai Colli, significa dare alle nuove generazioni fiducia e responsabilità – commenta Donatella Marchesini, assessore bilancio e tributi, politiche giovanili, pari opportunità -. Tendere la mano ai giovani e accompagnarli in un percorso per trovare e sperimentare nuovi modi di vivere la comunità e migliorare la consapevolezza delle proprie forze e dei propri limiti. Un modo per responsabilizzarli e renderli parte attiva nel cambiamento del paese e della comunità in cui vivono. Credo sia importante lavorare sulle motivazioni e sugli interessi dei ragazzi per definire gli impegni da assumere nei confronti del luogo e degli altri – prosegue l’assessore -. Questo progetto ci ha dato la possibilità di dare ulteriore conferma della volontà del comune di impegnarsi nell’attivazione delle politiche giovanili e di far sentire i ragazzi parte integrante della comunità e del luogo in cui vivono. Inoltre – conclude Marchesini – ci tengo a sottolineare come questo progetto ci permetta di consolidare la rete e la collaborazione tra i comuni della provincia orientale nell’ottica di sviluppare sempre più rapporti sinergici».
Al bando Èstro potranno partecipare associazioni la cui presenza di giovani è pari al 50% più 1 dei componenti o gruppi informali composti da almeno 5 giovani tra i 16 e i 30 anni, residenti in uno dei 16 Comuni (San Bonifacio, Belfiore, Caldiero, Colognola ai Colli, Illasi, Mezzane di Sotto, Montecchia di Crosara, Monteforte d’Alpone, Pressana, Roncà, Roveredo di Guà, San Bonifacio, San Giovanni Ilarione, Soave, Tregnago, Veronella, Zimella) che partecipano all’iniziativa. Per presentare i propri progetti c’è tempo fino al 15 settembre 2024.