Sabato 8 e domenica 9 giugno i cittadini di Lavagno sono chiamati ai seggi, in concomitanza con le elezioni Europee 2024, per l’elezione del primo cittadino. I candidati sono due: Matteo Vanzan e il sindaco uscente Marco Padovani.
Cosa la spinge a candidarsi come sindaco?
MP: Una parola che riassume tutte le mie motivazioni: servizio. È l’etica del servizio che orienta la mia decisione di continuare il percorso intrapreso cinque anni fa: portare a compimento ciò che è stato avviato, in un contesto interrotto dagli impatti della pandemia da Covid, rallentato dalla crisi economica dovuta all’escalation dei prezzi a causa della vicina guerra, il caro energia, ma al contempo sostenuto da un gruppo coeso e pronto ad affrontare le sfide future.
MV: Come ho avuto molte volte modo di ribadire, durante questa campagna elettorale ho fatto mio un motto di Don Milani che mi ha accompagnato per gran parte della mia vita “I care”, cioè “Mi sta a cuore”. La mia candidatura è, infatti la dimostrazione che “mi sta a cuore” il futuro del mio paese, dove sono nato e cresciuto e dove ancora risiedo.
Domanda a bruciapelo: ci dica le priorità sulle quali punterà in caso di elezione.
MP: Il nostro obiettivo è creare una comunità che non lasci indietro nessuno, con un’attenzione equa e attenta a tutti i cittadini. Migliorare la vivibilità del territorio include anche l’adozione di politiche per la sostenibilità ambientale, l’ottimizzazione della viabilità e l’incoraggiamento della mobilità alternativa.
MV: Mettendomi all’ascolto della popolazione, soprattutto in questo ultimo periodo, ho potuto percepire delle profonde criticità riguardo la scuola e la situazione degli istituti scolastici, che saranno tra le priorità.
Sempre più spesso si parla di basso “engagement” dei cittadini nella vita politica e decisionale del proprio comune. Come intende coinvolgere la popolazione di Lavagno in merito?
MP: L’impegno civile trova la sua dimensione nel dialogo e nell’essere vicini alle persone. Già in questi anni ci siamo distinti con l’introduzione del “question time” al termine dei consigli comunali, in cui insieme agli amministratori ci siamo sono resi disponibili per il pubblico presente, grazie a domande aperte e libere proprio per valorizzare il dialogo e dare spazio a richieste e proposte.
MV: Abbiamo organizzato vari incontri nelle sale civiche delle frazioni, sia per farci conoscere ma soprattutto, per raccogliere gli spunti che le persone ci forniscono, anche grazie ai questionari che distribuiamo nel corso delle serate. È nostra intenzione proseguire con questi incontri per poter esporre il nostro programma, in quanto ci siamo resi conto che la mancanza di comunicazione tra istituzioni e cittadini è uno dei problemi più sentiti tra gli abitanti di Lavagno.
Qual è la sua visione per il futuro di Lavagno?
MP: Il futuro è già oggi. Lavagno diventerà ciò che sapremo scegliere al meglio, giorno per giorno, avendo sempre chiare le necessità e le aspettative dei concittadini.
MV: Lavagno è un paese con delle grandi potenzialità, all’interno di una splendida vallata che potrebbe diventare un luogo appetibile per iniziative di tipo turistico. Tutti gli abitanti e gli operatori commerciali ne trarrebbero importanti benefici economici e di immagine.