Continuano le proteste delle famiglie dei bambini di Case Nuove. I cittadini dal 2019 attendono una risoluzione al disagio causato della mancanza di un attraversamento pedonale limitrofo alla scuola primaria S. Todaro, alla quale ogni mattina i bambini si recano con il servizio “Pedibus”. Un progetto volto a garantire un accesso sicuro ai luoghi frequentati dai bambini e dalle loro famiglie, come la scuola, il centro sportivo e la vicina chiesa.
«In più occasioni l’amministrazione ha incontrato il gruppo di genitori interessati per informarli e aggiornarli sull’avanzamento dell’intervento – racconta il vicesindaco Mauro Gaspari –. Ho costantemente aggiornato la referente del gruppo, ritenendo doveroso mettermi a disposizione personalmente per chiarire ogni passaggio».
Il progetto di messa in sicurezza della zona di interesse di Case Nuove sembra essere in atto, ma rallentato dai tempi imposti dalla burocrazia. Intanto, per garantire la sicurezza dei passaggi pedonali è stato richiesto l’aiuto della polizia locale che quotidianamente favorisce l’attraversamento pedonale dei cittadini e dei loro figli durante le ore mattutine.
L’intervento di messa in sicurezza, finanziato con 340mila euro, prevede la realizzazione di un ponte ciclopedonale sul fiume Rosella, alcuni rialzi pedonali via Serena e un attraversamento pedonale tra via Cattaneo e via Pontara Sandri. Il progetto è già stato approvato dalla Giunta e dal Consorzio Alta Pianura. L’ufficio tecnico del Comune si definisce impegnato a risolvere la questione degli espropri per la realizzazione del passaggio pedonale tra via Cattaneo e via Pontara Sandri, in seguito la Giunta approverà il progetto esecutivo.
«In merito alla lunghezza delle tempistiche, non possiamo non considerare che da quando si è iniziato a parlare dell’intervento a Casa Nuove le opere pubbliche sono state rallentate a causa della pandemia. Inoltre, bisogna considerare i passaggi previsti dal codice degli appalti – spiega il vicesindaco –. Tutti desideriamo che l’intervento venga realizzato il prima possibile ma come sempre, quando si progetta un’opera pubblica, ci possono essere dei ritardi dovuti a contrattempi e imprevisti o alla burocrazia».