L’Amministrazione comunale celebra l’evento con la vicepresidente regionale De Berti e ringrazia gli Uffici comunali per il lavoro svolto.
Un filo rosso che collega luoghi, eventi, personaggi: Dino Coltro, l’Adige con la Casa Bombardà, Carlo Zinelli, la Pace di Paquara, Maria Callas con la piazzetta e la statua a lei dedicate, e poi la Libera Università Lupatotina, il Sangiò ArtFestival, la rassegna A Due Passi da Giulietta e il Dicembre lupatotino.
Per questo il Comune di San Giovanni Lupatoto si è aggiudicato il titolo di Città Veneta della Cultura 2024. La scelta è stata effettuata dalla Commissione regionale preposta alla valutazione delle candidature che quest’anno ha vagliato in tutto sette domande: oltre a San Giovanni Lupatoto, erano in lista Feltre (BL), Noale (VE), l’Unione Montana Pasubio Piccole Dolomiti (VI), Montagnana (PD), Spinea (VE) che era capofila di rete con Mirano e Santa Maria di Sala e Soave (VR).
Questa la motivazione della Commissione valutatrice: “L’amministrazione comunale, che da diversi anni pone particolare attenzione alla valorizzazione del patrimonio culturale del territorio, si è concentrata sul tema della partecipazione della cittadinanza, attraverso la diffusione degli spazi culturali, creando nuovi percorsi di avvicinamento alle espressioni artistiche, di formazione, di conoscenza. Un solido filo conduttore, elemento di coesione tra le varie azioni previste dal programma, è con felice intuizione sviluppato intorno alla figura dell’artista lupatotino Carlo Zinelli che, nel cinquantesimo della scomparsa, offre alla cittadinanza l’opportunità di scoprire e riscoprire aspetti chiave della propria identità storica e culturale”.
Ieri, la giunta comunale guidata dal sindaco Attilio Gastaldello ha accolto in sala consiliare la vicepresidente del Veneto, Elisa De Berti, per festeggiare il titolo che porta in dote al Comune anche 100mila euro, quale contributo per le spese sostenute nell’organizzazione delle iniziative culturali svolte nell’arco dell’anno.
Dopo Cittadella, Caorle e le Terre Alte della Marca Trevigiana, quest’anno ad aggiudicarsi il titolo è San Giovanni Lupatoto, grazie al rilevante programma proposto per valorizzare il proprio patrimonio, migliorare l’offerta culturale e aumentare la sua visibilità.
«Si tratta di un momento magico per San Giovanni Lupatoto – dichiara il sindaco Gastaldello -. È il frutto di un impegno corale della nostra amministrazione per valorizzare eventi, luoghi, studi e ricerche che in precedenza non erano stati messi sufficientemente in luce. Eventi come la Pace di Paquara e personaggi come Dino Coltro e Carlo Zinelli, fanno conoscere il nostro territorio anche all’estero. Allo stesso modo luoghi culturali come il Teatro Astra, la casa museo dedicata a Coltro e la statua e la piazzetta a Maria Callas, l’ecomuseo alla Casa Bombardà. In futuro si prevedono inoltre le riqualificazione dell’ex Lidl e dell’ex scuola Pindemonte per avere una nuova biblioteca e un nuovo centro culturale. La nostra è una città industriale di punta e inclusiva, ma può continuare a esserlo solo se la cultura viene alimentata di continuo. Si tratta di un percorso un’idea di cultura diffusa e di strada, con l’impegno a valorizzare la ricchezza che abbiamo».
«San Giovanni Lupatoto Città Veneta della Cultura è un traguardo notevole – sottolinea la vicepresidente De Berti – che premia la determinazione dell’Amministrazione comunale. La vittoria del concorso stimola la curiosità a ricercare i motivi e le potenzialità che il territorio possiede. C’è grande soddisfazione perché il successo sancisce il grande impegno dell’amministrazione comunale in questi anni per valorizzare gli aspetti culturali della città. Il filo conduttore è attrarre l’interesse dei cittadini per approfondire la storia e la cultura lupatotina e i personaggi che ne hanno fatto parte e continuano a farne parte».
L’amministrazione ha infine ringraziato il personale comunale per il lavoro svolto non solo nell’organizzazione degli eventi culturali, ma anche per la cura e l’attenzione con cui è stata preparata la relazione delle quindici azioni presentata al bando della Regione Veneto che ha portato all’importante riconoscimento.