Fattore Famiglia Comunale, a un decennio dall’applicazione

Sette Comuni che applicano il Fattore Famiglia Comunale, uno strumento di perequazione dell’Isee che considera la situazione reale delle famiglie, si sono riuniti a Caldiero giovedì 10 ottobre per verificare la loro esperienza e l’attualità di tale strumento per l’erogazione di alcuni servizi comunali.

A introdurre i lavori sono state Elisa Bonamini, attuale assessore alle politiche familiari a Caldiero, e Laura Stizzoli, assessore dal 2017 al 2022 che ne ha curato la prima applicazione, che hanno spiegato il percorso che dal 2019 ha introdotto nella città termale un sistema di riduzione delle rette delle scuole materne di cui hanno beneficiato allora 49 famiglie. Sistema di perequazione elaborato da Economic Living Lab, spin-off dell’Università di Verona, che è stato esteso anche al servizio mensa, permettendo cosi di sostenere attualmente circa un’ottantina di famiglie, in pratica una su sette.

Maurizio Bernardi ha, invece, illustrato il percorso che ha portato prima a studiare e poi ad applicare, appunto con il supporto tecnico di Economic Living Lab, il “fattore famiglia comunale” utilizzato concretamente a partire dal 2013 quando era sindaco di Castelnuovo del Garda.

«Le politiche familiari non devono essere confuse o, peggio, ritenute una parte delle politiche sociali cioè delle misure di lotta alla povertà ed al disagio», ha ribadito, il presidente nazionale del Forum delle Associazioni Familiari, dott. Adriano Bordignon. «Le questioni famiglia e natalità sono questioni strutturali per il presente e per il futuro del paese. Servono politiche che non siano quelle dei bonus estemporanei. Nessuno pensa di progettare una famiglia – ha proseguito Bordignon – perché gli viene dato un bonus per un anno. Le famiglie hanno bisogno di essere messe nelle condizioni di diventare protagoniste, di creare civismo, di creare impresa, di creare solidarietà.

Perché non si ritiene che la famiglia possa essere anche il luogo dove si stimola la partecipazione? Dove si sostiene il civismo e dove si stimola la cura del territorio, l’amore per il bene comune, per la comunità? Dove si stimola l’attività di impresa? Ricordo che in Veneto – ha sottolineato – le imprese sono in gran parte a conduzione familiare o almeno a controllo familiare. Dobbiamo pertanto promuovere l’universalità degli strumenti che vanno a tutte le famiglie».

Nel portare ai partecipanti il saluto del consiglio Regionale del Veneto Alessandra Sponda, consigliere regionale, ha ricordato l’impegno della Regione nel sostenere le politiche familiari. Impegno che è sfociato nella promulgazione di una legge-quadro sulle politiche di sostegno della famiglia, la Legge regionale n. 20 del 2020, illustrata poi nelle sue azioni principali da un funzionario regionale. 

È stata poi data la parola ai Sindaci o assessori dei Comuni che applicano attualmente il Fattore Famiglia.

Paola Rama, sindaco del Comune trevigiano di Ponte di Piave, ha parlato dell’esperienza positiva che in questi due anni di applicazione per la mensa scolastica e soprattutto della sperimentazione di un sostegno alle attività sportive per gli adolescenti. Ha poi ricordato come il fattore famiglia sia applicato anche per un progetto sperimentale avviato per l’assegnazione delle case popolari anche in cohousing in collaborazione con l’Ater.

Zevio è stato uno dei primi Comuni che hanno applicato il fattore famiglia comunale assieme a Castelnuovo del Garda e a Nogarole Rocca. Per questo il sindaco Paola Conti ha ricordato anche la problematicità del costo del servizio che è a carico del Comune. Attualmente a Zevio il Ffc è utilizzato per l’erogazione di contributi sociali, per l’assistenza domiciliare e per la quantificazione delle rette delle case di riposo. il Sindaco Conti ha poi ricordato che Zevio è un comune certificato amico della famiglia perché attua una serie di politiche attive a favore dei nuclei familiari.

Davide Sandrini, neo-sindaco di Castelnuovo del Garda, ha sottolineato quanto detto da Bordignon sulla difficoltà generata dal considerare le politiche a sostegno della famiglia una specifica delle politiche sociali. Ha posto l’accento poi sull’”inverno demografico” che vedrà nei prossimi anni una diminuzione esponenziale della popolazione giovane. Ha ricordato come il Ffc sia utile anche perché offre agli amministratori i dati sulle condizioni reali delle famiglie, importanti per programmare azioni mirate.

«Il fattore famiglia – ha ricordato anche il Sindaco di BussolengoRoberto Brizzi – offre dati sulle famiglie che permettono a chi amministra di fare scelte non tanto sul percepito ma sul reale». Ha poi posto l’accento sul fatto che il «Ffc permetta di superare il problema delle fasce di reddito: in pratica se con l’Isee sfori un limite di un euro puoi essere escluso da una agevolazione mentre con il Ffc vi è una gradualità». Brizzi ha poi proposto, in qualità di consigliere provinciale, e di concerto con il vice presidente Luca Trentini, di coinvolgere la provincia nel promuovere politiche familiari.

Nogarole Rocca, ha ricordato il sindaco Luca Trentini, il Ffc è applicato per il trasporto scolastico. Ha ripreso le considerazioni fatte dagli altri amministratori, in particolare sull’importanza dei dati, e ribadito la validità dello strumento.

L’assessore Massimo Momi ha presentato le iniziative che il Comune di Minerbe attua accanto al Fattore Famiglia tra cui il sostegno dato alle giovani coppie, facendosi carico per tre anni di una rata del mutuo per la prima casa.

Il convegno è poi proseguito con l’intervento di Valentina Cherubini che partendo dall’esperienza dei “Comuni amici della famiglia” sostenuta dalla Provincia di Trento ha illustrato come elaborare un piano di politiche familiari comunali.

È poi intervento i Federico Perali, docente dell’Università di Verona, che ha lanciato una proposta per una riforma dell’Isee semplice ed efficace attraverso un correttivo del metodo di calcolo.

Il Sindaco di Caldiero, Marcello Lovato, nel chiudere i lavori della giornata, ha ringraziato gli intervenuti ricordando che “parlare di famiglia non deve diventare un tema ideologico e quindi divisivo, ma deve partire dalla lettura della realtà. Promuovere politiche familiari è inoltre essenziale per dare futuro ai nostri paesi”.

La giornata, organizzata dal Comune di Caldiero, rientra nel progetto “Novis. Nuove Opportunità per Valorizzare Investimenti professionali e Sistemi retributivi di egual valore di genere nel veronese” promosso da Confcommercio Verona con partner “t2i trasferimento tecnologico e innovazione” e rientra tra le iniziative Pari (progetti e azioni di rete innovativi per la parità e l’equilibrio di genere) della Regione del Veneto. 

A conclusione del convegno il Fattore Famiglia comunale, in mancanza di una vera riforma dell’Isee come auspicato da Perali, risulta, a giudizio degli amministratori locali, ancora uno strumento efficace per attuare le politiche familiari.

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