Via libera all’apertura domenicale dei mercati a km zero. Dal 17 maggio, i consumatori potranno tornare a fare la spesa di prodotti locali e di stagione ai mercati di Santa Luca in Piazza Martiri Istria e Dalmazia dalle 7.30 alle 13, a Castelnuovo del Garda in Via Marconi e ad Albarè di Costermano in Piazza San Francesco con orari dalle 8 alle 12.30. In questi giorni nizia l’apertura sperimentale del nuovo mercato degli agricoltori a Sandrà nell’area parcheggio in Via Vittorio Veneto dalle 8 alle 12.30. L’ingresso dei mercati è vigilato e regolamentato, da personale di Coldiretti, nel rispetto delle norme di sicurezza, e le aree saranno perimetrate con l’utilizzo di transenne e nastro. Tutti gli operatori e i consumatori devono essere dotati di mascherine e guanti per la sicurezza sanitaria propria e delle altre persone. Possono altresì riaprire la domenica nel rispetto delle regole di sicurezza i punti vendita delle aziende agricole e gli spacci delle vendite stagionali come fragole, ciliegie e piselli. Queste disposizioni sono indicate nella FAQ pubblicata dalla Regione del Veneto che risponde ad un quesito apposito, escludendo di fatto le aziende agricole dalla disciplina della chiusura domenicale. La norma statale (art. 2, comma 4, DPCM 26.4.2020) stabilisce che l’attività produttiva agricola è sottratta alla disciplina commerciale così come per ogni fase del ciclo produttivo e quindi anche nei casi di vendita operata sulle aree di proprietà privata. “Nel periodo dell’emergenza sanitaria i produttori veronesi non si sono risparmiati – – precisa Franca Castellani, presidente del Consorzio Veronatura che gestisce i mercati a km zero di Campagna Amica e Coldiretti – hanno messo in campo impegno e disponibilità ma in particolare tutti gli sforzi organizzativi per fare le consegne a domicilio e d’asporto per assicurare l’approvvigionamento agroalimentare dei cittadini, nonostante le difficoltà riscontrate da tutti i comparti: dal florovivaismo all’ortofrutta, dal lattiero caseario alla pesca, dall’allevamento all’agriturismo. In questo contesto di crisi si evidenziano speculazioni e ingiustizie lungo la filiera, uno schiaffo morale agli agricoltori che hanno operato con onestà per il bene della collettività”.