Al termine di una lunga trattativa, protratta anche a causa della pandemia COVID 19 i cui effetti hanno inciso fortemente anche nel settore agricolo e florovivaistico, il 25 marzo è stato sottoscritto con le associazioni datoriali di categoria il nuovo Contratto Provinciale del Lavoro degli operai agricoli e florovivaisti per la provincia di Verona. Il testo sottoscritto rafforza e consolida diritti e tutele delle lavoratrici e dei lavoratori agricoli e florovivaisti, andando a incrementare e rendere sempre più esigibili istituti presenti nel CPL di Verona. Nel rinnovo sono stati previsti aumenti retributivi su tutti i livelli pari all’1,7% a partire dal 01 Gennaio 2021 (erogando ad Aprile anche il recupero dei mesi di Gennaio, Febbraio e Marzo e differendo invece a Settembre tale aumento per il settore degli agriturismi) a cui si aggiunge un aumento dello 0,1% della contribuzione aziendale destinato alle prestazioni dell’Ente Bilaterale AGRIBI. Il capitolo riguardante il salario variabile, già strutturale, il cui riconoscimento è obbligatorio al verificarsi delle condizioni previste, ha visto importanti modifiche che lo rendono maggiormente esigibile per le lavoratrici e i lavoratori. L’erogazione è stata inoltre posticipata a settembre, mese che rappresenta il momento in cui il maggior numero di operai agricoli risultano in forza ed è stato incrementato di valori oltre il 5% per le fasce di raggiungimento. Per gli operai agricoli e florovivaisti a tempo determinato, in aggiunta ai permessi già garantiti all’art. 38 del CCNL del 22/10/2014 si aggiungono 39 ore di permesso matrimoniale. “L’intesa raggiunta valorizza, riconosce e rafforza il fondamentale contributo che gli operai agricoli e florovivaisti hanno saputo dare alle aziende del territorio anche in questo anno di pandemia”, fanno sapere i sindacati CGIL CISL e UIL.