Una “capsula del tempo” è stata sotterrata oggi in un pozzetto all’entrata della nuova palestra accanto alla struttura del Polo Scolastico “Rita Levi Montalcini” in via dell’Agricoltura, con una targa che ne indica l’esatta posizione. Contiene lettere scritte a mano, disegni e striscioni che sono stati inseriti in un contenitore ermetico che sarà riaperto solo dopo cinquant’anni, esattamente il 21 maggio 2071. I ragazzi del futuro leggeranno e ascolteranno i pensieri dei ragazzi di oggi, in un passaggio generazionale emozionante.
Il tema scelto dalle insegnanti per i bambini della primaria e i ragazzi della secondaria di primo grado è: “Chi sono e cosa sto vivendo in questo periodo della mia vita?”. «Penso che l’idea sia molto interessante – spiega la dirigente dell’istituto comprensivo Patrizia Neerman –, specie in un periodo come questo in cui è difficile trovare le parole per raccontare ciò che i giovani stanno provando e in cui le relazioni sociali sono limitate. La speranza è che, proiettandoci nel futuro, tutto questo possa diventare solo un brutto ricordo. Allo stesso tempo diamo modo di far ragionare i ragazzi sull’importanza della socialità e del confronto con i propri coetanei».
L’idea della capsula che sarà riaperta dopo cinquant’anni deriva dalla cultura americana. Da segnalare due citazioni nel mondo del cinema e delle serie tv: nel film “Segnali dal futuro”, la “capsula del tempo” raccoglie le previsioni per il futuro del mondo da parte degli alunni di una scuola elementare; nel telefilm “One Tree HIll”, i ragazzi del liceo locale registrano un video in cui raccontano come immaginano sé stessi e i loro amici cinquant’anni più tardi.