L’Assemblea del Consiglio di Bacino Verona Nord presieduta dal presidente e sindaco di Sona Gianluigi Mazzi si è riunita il 28 giugno a Bussolengo e, dopo approfondito dibattimento, ha deliberato di procedere con la costituzione di una NewCo alla quale aderiranno tutti i 58 Comuni del bacino territoriale denominato Verona Nord.
L’assemblea si è aperta con la relazione del direttore generale, Stefano Venturi, che ha ripercorso gli obiettivi raggiunti nei sei mesi del suo mandato e ha evidenziato la necessità che il Consiglio di Bacino Verona Nord adottasse, in quella sede, una decisione ferma per individuare il gestore del servizio attraverso l’istituto dell’in-house e non più attraverso una mera procedura “ponte”. In questo contesto, la soluzione in-house a gestore unico (stand alone) si è dimostrata la migliore e più sostenibile — sulla base degli approfondimenti tecnici, economici e finanziari sviluppati da Oikos Progetti s.r.l. su tre distinti scenari: ipotesi 1 stand alone, ipotesi 2 consortile, ipotesi 3 due società distinte — per coniugare l’efficienza, l’efficacia e l’economicità propria della gestione imprenditoriale con l’obiettivo di pubblico interesse, ovvero con gli interessi delle collettività dei Comuni, interessate quali utenti del servizio pubblico e alle quali deve essere applicata la minor tariffa possibile. Dopo un proficuo confronto, l’Assemblea si è espressa votando la costituzione di una NewCo che si concretizzerà, entro fine anno 2022, con la trasformazione del Consorzio di Bacino Verona 2 del Quadrilatero in una società di capitali, valorizzando in questo modo le esperienze acquisite nel settore della gestione integrata dei rifiuti urbani in oltre 20 anni di attività. Nella NewCo confluiranno i 46 Comuni che già aderiscono al Consorzio Verona 2, mentre i restanti 12 Comuni del bacino Verona Nord aderiranno alla società in house una volta costituita. Comuni soci e Consorzio Verona 2 convergeranno il personale dedicato nella NewCo. L’Assemblea ha quindi dato mandato al Consorzio Verona 2, sempre tramite la Oikos Progetti s.r.l., di definire entro fine anno il piano industriale ed economico finanziario per la nuova società e al Comitato di Bacino di predisporre gli schemi di atto costitutivo, lo statuto, i patti parasociali della società in house che garantiscano altresì il controllo strategico del Consiglio di Bacino sulla gestione del servizio e la possibilità di valutare, sin da subito, l’acquisizione di società esistenti o la creazione di nuove sia per la gestione del servizio di raccolta e trasporto rifiuti che per il trattamento e la lavorazione degli stessi, aprendo a necessari e improcrastinabili ragionamenti sull’impiantistica, in loco e di proprietà. Nell’ipotesi in cui lo svolgimento del servizio da parte del Gestore unico presentasse, nel tempo, delle specificità connesse alle peculiari esigenze di determinate realtà territoriali dell’Ambito, i patti parasociali contempleranno la possibilità per l’Assemblea di valutare forme di differenziazione territoriale della gestione del servizio di raccolta dei rifiuti urbani, al fine di dare ascolto alle esigenze di un territorio vasto ed eterogeneo, sempre nel rispetto dei principi di efficienza, efficacia ed economicità del servizio medesimo e delle disposizioni normative al tempo vigenti.«Ringrazio il direttore, Stefano Venturi, per aver in questi 6 mesi operato nell’interesse di tutti i soci e accelerato l’operatività in modo importante, così da rendere possibile l’obiettivo propedeutico a questa delibera — ha dichiarato il presidente del Consiglio di Bacino Verona Nord, Gianluigi Mazzi — Oggi abbiamo raggiunto un obiettivo importantissimo e, seppure con qualche difficoltà, ha prevalso l’interesse per l’area vasta che rappresento, tenendo conto delle peculiarità e delle istanze del territorio. L’in house assicurerà agli enti pubblici un controllo diretto e assoluto sul servizio, la possibilità di rimodulare l’affidamento in relazione a nuove esigenze che dovessero sopravvenire, di ridurre gli oneri a carico dei soci a livelli minimi sufficienti a garantire l’equilibrio finanziario dell’affidatario che, proprio per la derivazione pubblica che ne connota la natura, non ricerca il profitto, bensì l’ottimizzazione della qualità del servizio. Il gestore unico garantirà l’unitarietà d’intenti e la massa critica rappresentata dall’area vasta Verona Nord. Sono soddisfatto, avanti insieme».
Se da una parte, in virtù della scadenza del rapporto contrattuale con l’operatore economico Serit al 30 giugnoscorso e del fatto che l’ultima gara era andata deserta, si è reso necessario un provvedimento di proroga al 31 dicembre 2022 per evitare l’interruzione del servizio in essere nei 58 Comuni della Provincia di Verona, dall’altra il Consiglio di Bacino Verona Nord con l’in house ha escluso la possibilità di esternalizzazione del servizio mediante gara. E così facendo, come evidenziato da alcuni sindaci nel corso dell’assemblea, ha scongiurato il pericolo che Verona e la sua Provincia, come già successo in altre occasioni, perdano la possibilità di offrire direttamente un servizio delicato e fondamentale per il cittadino, che oltretutto produce un fatturato di svariate centinaia di milioni di euro in 15 anni. L’Assemblea del Consiglio di Bacino Verona Nord ha deliberato anche la nomina, tramite bando pubblico, del nuovo direttore generale nella figura di Andrea Bombieri e di tre dipendenti, rispettivamente con specializzazione legale, amministrativa e tecnica. Mentre a breve definirà una nuova sede, in attesa di deliberare, per ognuno dei 58 Comuni afferenti al Verona Nord, l’acquisizione della partecipazione nella società in house derivante dalla trasformazione del Consorzio Verona 2 e per l’Assemblea l’affidamento, alla nuova società in house, del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani per la durata che risulterà congrua e comunque non inferiore a 15 anni.