«Un confronto interessante e, credo, inedito con un’azienda come Acque Veronesi, durante il quale abbiamo avuto modo di apprezzare la disponibilità al dialogo, anche nella ricerca di occasioni di collaborazione e opportunità per le imprese che rappresentiamo». Così Roberto Iraci Sareri, presidente di Confartigianato Imprese Verona, ha commentato l’incontro che ha avuto luogo questa mattina (martedì 6 settembre), nella sede provinciale di Confartigianato, con Roberto Mantovanelli, alla presidenza dell’azienda che gestisce il servizio idrico integrato per la quasi totalità del territorio provinciale di Verona.
Un appuntamento organizzato in un momento del tutto particolare, considerata l’emergenza economica legata alle tariffe energetiche, all’inflazione, agli aumenti dei costi delle materie prime e di qualsiasi altro prodotto o servizio. Presenti all’incontro il Vicepresidente Vicario, Giandomenico Franchini, il Vicepresidente Pierluigi Zanini, e il Segretario provinciale Valeria Bosco.
«L’acqua è un bene primario e vitale – le parole di Iraci Sareri –, come abbiamo avuto modo di sperimentare nel corso di un’estate caratterizzata da quella che ha rischiato di trasformarsi in una vera crisi idrica, anziché limitarsi ad una semplice carenza. La sua gestione parte da presupposti totalmente differenti rispetto alle altre commodities, in particolare quelle energetiche, ma è pur sempre qualcosa che riteniamo fondamentale anche per le micro, piccole e medie imprese del nostro territorio, per parte delle quali i processi produttivi possono richiedere l’utilizzo dell’acqua, senza dimenticare che Acque Veronesi gestisce anche lo smaltimento, quindi i servizi fognari, di depurazione, potabilizzazione, con attenzione rivolta all’ambiente e al taglio degli sprechi».
«Proprio per questo motivo ho ritenuto di grande valore l’incontro con la presidenza di Confartigianato Verona – le parole del presidente di Acque Veronesi –. Per noi è fondamentale che quanto facciamo venga comunicato e compreso nel modo corretto da tutti i nostri utenti, residenti e aziende. Insieme si possono studiare occasioni di collaborazione, che vadano a vantaggio di tutti».
«I rincari, in particolare per quanto riguarda l’energia – ha continuato Mantovanelli – stanno colpendo anche il settore dell’idrico pubblico. Se l’anno scorso per assicurare continuità ed efficienza del servizio abbiamo speso circa 19 milioni per l’energia elettrica, quest’anno arriveremo a 38 milioni di euro. Stiamo comunque lavorando per cercare di mantenere il più possibile invariato il prezzo della tariffa, per non far pesare ulteriormente questa situazione sulle spalle di famiglie e imprese».
«In un momento in cui si parla di aumenti generalizzati e incontrollati su tutto – il commento del Presidente di Confartigianato Verona –, apprezziamo l’impegno affiché almeno le tariffe dell’acqua possano rimanere sotto controllo».
Confartigianato ha individuato il perimetro delle imprese manifatturiere e di quelle dei servizi alla persona “idro-esigenti” (in base all’indicatore Intensità d’uso dell’acqua di Istat) con un occhio particolare a Mpi e imprese artigiane. I numeri sono importanti. In provincia di Verona si parla di 2.224 imprese totali nei 10 settori manifatturieri “idro-esigenti”, delle quali 1.374 sono artigiane e impiegano 5.789 addetti. Per i servizi alla persona si aggiungono 2.776 attività del benessere e circa 150 pulitintolavanderie. Tutte attività che di fatto consumano, per uso imprenditoriale, acqua in quantità superiore ad una famiglia.
«Per noi è fondamentale comunicare, informare e far passare le informazioni corrette – ha continuato il presidente di Acque Veronesi – l’acqua è un bene a disposizione di tutti, ciò che costa è il servizio di distribuzione, la potabilizzazione, la depurazione, la manutenzione e l’implementazione delle reti, la necessità di creare nuove infrastrutture e innovare gli impianti. Per non far transitare tutto questo dalla tariffa partecipiamo a bandi per accedere a finanziamenti importanti nell’ambito degli investimenti, che hanno tra gli obiettivi la tutela ambientale e il taglio della dispersione, che nella nostra provincia arriva a circa il 36%. Un dato che è sotto la media nazionale ma che vogliamo migliorare sempre di più. È il caso del progetto ammesso, ma non ancora finanziato (18,5 milioni di euro richiesti su un totale complessivo di 27,5), che Acque Veronesi ha presentato per la digitalizzazione della Rete ldrica. Sui dieci progetti presentati in Veneto, nove sono stati ammessi, ma nessuno è stato ancora finanziato. Rimaniamo comunque ottimisti per la seconda tranche di finanziamento perché il nostro progetto risulta appena sotto la linea di finanziamento».
Dall’incontro tra i vertici della Confartigianato provinciale e dell’azienda di gestione dei servizi idrici sono inoltre uscite proposte di collaborazione da studiare assieme per creare opportunità di risparmio e servizio a favore delle imprese.
«Confartigianato è a disposizione di Acque Veronesi per veicolare informazioni utili verso le aziende che rappresenta – ha concluso il Presidente Roberto Iraci Sareri –, ad esempio per limitare gli sversamenti e gli scarichi di acque risultanti da lavorazioni e produzioni che ne aumentano gli inquinanti: sensibilizzeremo gli imprenditori in questo senso, con la possibilità di prevedere la raccolta degli scarichi da affidare poi ad Acque Veronesi per lo smaltimento. Non escludiamo anche lo studio di possibili convenzioni, occasioni informative e altre iniziative da costruire insieme».