Il possibile insediamento di Intel a Vigasio è il tema dell’ordine del giorno depositato in Consiglio Provinciale dai consiglieri del Partito Democratico Alessio Albertini e Luca Trentini. Tra i piani di investimento dell’azienda c’è quello di costruire impianti di microassemblaggio dei chip (back-end e package, operazioni di seconda fase ma più sensibili ad innovazioni) in Europa. Due stabilimenti sorgerebbero in Italia, tra cui una a Vigasio. Il valore degli investimenti che interesseranno l’Europa ammonta, di base, a 33 miliardi di euro. La ricaduta sullo stabilimento italiano sarebbe di almeno 4,5 miliardi con 1.500 assunzioni dirette e altri 3.500 posti di lavoro creati nell’indotto.
«La Provincia di Verona si faccia parte attiva con Regione e Governo nella trattativa con Intel – il sunto dell’ordine del giorno –. Il Veneto e Verona possono mettere a disposizione del progetto un importante asset infrastrutturale per favorire anche gli scambi commerciali nel mercato europeo. Inoltre è auspicabile che sin d’ora le istituzioni a tutti i livelli si impegnino ad attuare politiche attive del lavoro mirate ed efficaci per individuare professionalità e competenze nel territorio spendibili nella progettualità in questione».
Con lo spostamento della produzione da Taiwan, dove attualmente avviene il 90% della produzione mondiale di chip, lo scopo di Intel è raddoppiare la quota della produzione europea che dovrebbe salire dall’attuale 10% al 20%. Strategico in questo ambito l’atto legislativo “chips act” europeo, uguale a quello proposto dal governo degli Stati Uniti: si punta così a riportare una parte della produzione di chip all’interno dell’Unione Europea o degli Usa. Insomma, un rafforzamento delle filiere di approvvigionamento di microprocessori che negli ultimi tempi hanno vissuto una grave crisi, sia a seguito della pandemia, sia per i sempre più difficili rapporti con Taiwan.
«Si tratta di un insediamento strategico, da perseguire e favorire. – ha spiegato il vicesegretario provinciale del PD e consigliere provinciale Alessio Albertini –. È una partita complicata, con finanziamenti pubblici di grande rilievo. C’è stato un colloquio tra il CEO di Intel e il Governo italiano rappresentato da Giorgia Meloni. Non si capisce però se l’interesse persista e se ci sia una trattativa in atto. Per questo abbiamo ritenuto importante lanciare un segnale: come PD siamo favorevoli alla trattativa, con tutte le garanzie viabilistiche e di impatto ambientale di cui tenere conto. Vigasio ha spazi, caratteristiche idrogeologiche del terreno e una rete viabilistica in parte già esistente e in parte già progettata, che renderebbero appetibile l’insediamento».
«Vogliamo che il Consiglio Provinciale si esprima in merito e faccia quel che può in questo senso – aggiunge il vicepresidente della Provincia e sindaco di Nogarole Rocca Luca Trentini –. La partita si gioca in tavoli più alti mpegnare a favore di questo tipo di insediamento a fianco della Regione. Si tratta di un insediamento strategico non solo per il territorio veronese ma anche per l’Italia. Un salto di qualità importante per il settore manifatturiero ad alta tecnologia. Il nostro auspicio è che il documento possa essere condiviso da tutti i consiglieri al pari della mozione, del medesimo tenore, approvata all’unanimità dal Consiglio regionale del Veneto lo scorso 17 gennaio».
«La ricaduta sul territorio sarebbe importantissima – conclude Cesare Nicolis, segretario del circolo PD di Vigasio –. Questa è una occasione per tutti, destinata a promuovere nuove attività, a partire dalle imprese fino all’Università. Inoltre ci sarebbe un impatto notevole di crescita del reddito e conseguente capacità di spesa per tutti coloro che saranno coinvolti».
Il tema verrà proposto anche nel prossimo consiglio comunale di Vigasio con l’interpellanza firmata dal gruppo di minoranza composto da Maria Bonachini (capogruppo), Paola Agostini, Fabio Mirandola e Daniele Visparelli.