Un weekend intenso e altrettanto soddisfacente per l’Asd Zevio Basket, Cheerleading e Cheerdance che ha conquistato il podio sia nel campionato regionale di pallacanestro che in quello nazionale di cheerleading, tenutisi il 10 e 11 giugno. I giovani del basket U14, capitanati dai coach Nicolò Zorzi e Giovanni Cittadini, hanno battuto il Centro giovanile Padova nella finale dell’11 giugno a Treviso, aggiudicandosi il titolo di campioni regionali della categoria. Ora ad attenderli ci sono le finali nazionali, che si terranno a Cesenatico, dal 5 al 9 luglio. «Non abbiamo mai raggiunto un traguardo così importante prima d’ora, nonostante i buoni piazzamenti provinciali che siamo riusciti a mantenere di anno in anno – commenta il risultato Angelo Fiorin, presidente dell’Asd Zevio Basket – l’obiettivo dei coach, in vista della finale nazionale, è quello di permettere a tutti i ragazzi di giocare e di vivere a pieno questo momento di gioia, a prescindere da quello che sarà l’esito finale».
Ottimi anche i posizionamenti portati a casa dalla sezione di Cheerleading e Cheerdance che ha partecipato, nello stesso weekend, ai campionati nazionali di Bellaria. Ancora una volta le Black fires, squadra di punta dagli 11 ai 17 anni, si piazzano nella parte alta della classifica, raggiungendo il quarto posto nella categoria Youth L3 – cheerleading; nel 2021 erano riuscite a scalare il podio, classificandosi prime. Il duo Jellal-Corrà guadagna l’argento nella categoria Youth – tumbling duo, mentre le Rainbow, annate 2016-2013, si prendono il bronzo nella categoria Peewee – freestyle cheerleading. Prima volta in gara per le Ice flowers e per la squadra adulta mista Spritz power, che conquistano rispettivamente il primo posto nella categoria Peewee – cheer hip hop e il secondo posto nella categoria Master – freestyle cheerleading. A fare il tifo, dopo una lunga preparazione, c’erano le coach Elena Benico, Arianna Posenato ed Elisa Bissoli. «È stato il sacrificio a portarci a questi risultati e le famiglie ne sono state parte integrante – continua Fiorin – è facile allenare i ragazzi ma è difficile allenare i genitori a sostenerli. Il merito è dei coach che hanno saputo costruire con le famiglie un forte legame di collaborazione e supporto».