In scena venerdì 2 febbraio alle 21 “Arlecchino muto per lo spavento”, la produzione di Stivalaccio Teatro. La 37^ rassegna Teatro San Giovanni “Sotto un’altra luce” ridà vita a un classico della Commedia dell’Arte, l’esuberante Arlecchino che rimane ammutolito per la paura.
La trama è quella classica della Commedia dell’arte, con un amore tormentato e i lazzi e le improvvisazioni lasciate ai personaggi e alle maschere che si prendono la scena. Il giovane Lelio, lasciata Venezia e giunto a Milano, pretende giustizia: si è follemente innamorato di Flamminia, la figlia di Pantalone De’ Bisognosi, ed è entusiasticamente ricambiato. Ma il padre della giovane l’ha già promessa in sposa a Mario, figlio della ricca mercantessa di stoffe Stramonia Lanternani, anche se il timido Mario ama a sua volta la giovane e risoluta Silvia.
Lelio, dunque, giunge a Milano per ricondurre alla ragione Mario e la madre Stramonia, o nel peggiore dei casi per sfidare il rivale a duello. La notizia sarebbe dovuta restare nascosta, ma Arlecchino, il servitore di Lelio, la diffonde ad ogni anima viva appena giunto in città. Per ridurlo al silenzio, il padrone gli gioca un tranello: finge che un demonio sia imprigionato nel proprio anello, e se Arlecchino parlerà, il demonio glielo rivelerà e il servitore verrà decapitato. Arlecchino, dunque, decide di chiudersi in un religioso silenzio, diventando muto… per spavento
Una commedia travolgente, spassosa, che nasconde un curiosissimo aneddoto storico: l’interprete del primo Arlecchino settecentesco era un attore vicentino, che non parlava una parola di francese. Ecco quindi l’ingegnoso intreccio di trama per rendere il suo personaggio, solitamente chiacchierone, silenziosissimo.