Sembrerà di essere caricati sul vascello di Caronte per essere traghettati di là da Acheronte agli spettatori che all’alba di domenica 25 giugno saliranno sui gommoni del Canoa Club di Verona per una discesa del fiume Adige del tutto speciale.
Il traghettatore non sarà il tremendo demonio «con occhi di bragia», bensì Alessandro Anderloni, che dopo il debutto della suo nuovo spettacolo La Divina Commedia al Teatro Ristori torna a Dante con una proposta davvero unica. Perché se Verona è indissolubilmente legata all’abbraccio dell’Adige, così è legata alla memoria del Sommo Poeta che trovò qui ospitalità nell’esilio dalla sua Firenze.
Nasce da qui l’idea di un viaggio sull’Adige, per vedere Verona da un’angolatura diversa e sentirla con le parole di Dante in un momento, l’alba della domenica, dove i rumori della città saranno attutiti e le terzine dantesche saranno accompagnate soltanto dal rumore dell’acqua. «Ho scelto tra i cento della Commedia alcuni canti di fiume e navigazione – racconta Anderloni -. Il terzo dell’Inferno, naturalmente, con l’indimenticabile scena di Caronte che traghetta le anime dannate da una riva all’altra di Acheronte; il viaggio per mare e il naufragio di Ulisse nel ventiseiesimo di Inferno; l’arrivo del nocchiere divino partito dove Tevero s’insala per giungere, con il suo carico di anime penitenti, sulla spiaggia della montagna nel secondo canto del Purgatorio, infine quell’immagine stupefacente del fiume di luce, che diventa un lago, che diventa una rosa nel trentesimo di Paradiso. Ma ci saranno anche altri canti. E qualche sorpresa».
Dante ha compiuto veramente e fisicamente, lui stesso ce lo assicura, il viaggio nei tre regni d’oltretomba che al ritorno ha raccontato nella Divina Commedia. Ecco che il viaggio di domenica a Verona sarà l’inizio di un nuovo progetto che Anderloni ha intitolato “Il cammino della Commedia” e che giungerà fino al 2021, settimo centenario della morte del Poeta. Dopo l’Adige sarà in altri luoghi danteschi e non (il 27 giugno nella Foresta del Cansiglio) che si snoderanno itinerari che gli spettatori percorreranno, ascoltando della Commedia di Dante di volta in volta canti diversi.
Domenica l’imbarco è previsto alle 6.30 al Centro sportivo Bottagisio (in zona Chievo) per sbarcare alla Dogana di Fiume ai Filippini due ore dopo. Durante la discesa i gommoni con il loro carico di spettatori faranno tappa sotto le imponenti arcate di Castelvecchio, ai resti del vecchio Ponte Catena, al Ponte Pietra e infine alla Dogana Vecchia prima di ritornare con i mezzi urbani a Chievo.
Lo spettacolo è organizzato da Canoa Club Verona, Adige Rafting e Le Falìe.
Il prezzo della discesa dantesca è di 25 euro a testa e include, oltre allo spettacolo, l’attrezzatura fluviale, una guida per la barca e l’assicurazione. Si consigliano scarpe e pantaloni di ricambio.
La prenotazione è obbligatoria scrivendo a o telefonando al numero 347.8892498, anche per semplici informazioni.