Sempre più consumatori fanno la spesa nei mercati degli agricoltori, nei punti vendita, nelle malghe, nella cantine e negli agriturismi. Da una analisi Coldiretti/Ixe’, nel 2017 sono stati quasi sei italiani su dieci (59%) a fare la spesa dal contadino almeno una volta al mese, e la provincia scaligera non è da meno. Dal dopoguerra mai così tanti italiani e veronesi hanno acquistato direttamente dagli agricoltori con una crescita esplosiva nell’ultimo decennio da ricondurre all’attenzione per il benessere e per la salute, ma anche alla sostenibilità ambientale e alla volontà di difendere e valorizzare l’economia e l’occupazione del proprio territorio. L’alta qualità dei prodotti che sono più freschi, saporiti e genuini è la principale ragione di acquisto dal produttore per il 71% degli italiani coinvolti, seguita dalle garanzie di sicurezza e dalla ricerca di prodotti locali che salgono sul podio delle motivazioni seguite dalla convenienza economica, secondo l’Indagine Coldiretti/Ixe’.
Per andare incontro alle richieste di numerosi veronesi, il Mercato coperto a Km Zero di Campagna Amica, in Viale del Lavoro 52 a Verona sarà aperto, oltre al sabato mattina dalle 8 alle 13, anche il venerdì pomeriggio dalle 16 alle 19.30. La prima apertura sarà venerdì 10 novembre. In questa occasione dalle 17 sarà offerta una degustazione a cura degli Agrichef di Campagna Amica accompagnata da musica dal vivo. Al mercato si possono trovare pane con lievito madre, confetture di rabarbaro, nespole e sambuco, verdure cotte pronte all’uso, pesce di lago fresco, oltre a ortofrutta anche bio, erbe aromatiche e prodotti per il benessere, piante ornamentali, miele, uova, formaggi, diversi tipi di carni e insaccati, formaggi e yogurt, piccoli frutti, vino e olio.
«L’apertura pomeridiana – dichiara Franca Castellani, presidente del Consorzio Veronatura che gestisce i mercati di Campagna Amica di Verona – risponde all’esigenza di chi lavora, tanto più che il Mercato si trova in una zona con molti uffici e aziende. Nei nostri mercati si trovano prodotti locali del territorio, messi in vendita direttamente dall’agricoltore nel rispetto della stagionalità».
I mercati ormai si sono trasformati nel tempo da luoghi di commercio a momenti di aggregazione, svago e socializzazione con lo svolgimento di variegate attività che vanno dai corsi di formazione per l’orto ai laboratori didattici per i bambini, dai cooking show con gli agrichef all’educazione con i tutor della spesa. Un aiuto concreto per contrastare la tendenza allo spopolamento dei centri urbani dove chiudono negozi e botteghe con evidenti effetti negativi legati alla taglio dei servizi di prossimità, ma anche un indebolimento del sistema relazionale, dell’intelaiatura sociale e spesso anche della stessa sicurezza sociale.