Si è conclusa ieri la 52° edizione di Vinitaly che, per questo 2018, ha riscontrato un aumento del 25 % di espositori esteri presenti nel padiglione internazionale Wine Hall. Ben 58 paesi hanno paesi sono intervenuti alla rassegna internazionale del vino con altrettante delegazioni per un totale di 140 nazioni rappresentante dal focus su cui da sempre Vinitaly si interessa, ovvero la ricezione di operatori di settore.
«Da quest’anno si è lavorato molto con programmi per la profilazione e la selezione dei visitatori professionali», ha detto il direttore generale di VeronaFiere Giovanni Mantovani. «L’intenzione è quella di diminuire sempre di più i visitatori – ha aggiungo il presidente Maurizio Danese -. Vinitaly è una delle poche fiere in cui si cerca di ridurre il numero dei non addetti ai lavori in favore degli operatori professionali».
Per tutti gli amanti del vino è risultato quindi indispensabile, per l’organizzazione di Vinitaly, realizzare un’importante e sempre meglio sviluppato fuori salone che si è tenuto dal 13 al 16 aprile in città, a Bardolino, a Valeggio e a Soave. Si tratta della formula collaudata di Vinitaly and the City che permette a cittadini e turisti di acquistare per 10 euro una degustazione guidata di 3 vini del territorio.
In contemporanea a Vinitaly si è tenuto anche Sol & Agrifood, la manifestazione dedicata ad olio, vino, formaggi, caffè con un’impronta tematica e orientata verso le degustazioni e lo show cooking. Enolitech, infine, mostra le innovazioni 2018 relative alle tecniche di viticultura di preisione e a tutto ciò che concerne la produzione del vino.
Tra i numeri vincenti di Vinitaly 2018 ci sono anche quelli del servizio di trasporto che nei giorni della manifestazione ha collegato il quartiere fieristico al centro città e alla rete dei parcheggi. Sono state infatti complessivamente 180 mila, tra andata e ritorno, le persone trasportate dai bus navetta di ATV nei giorni di Vinitaly, lungo i 9 percorsi concordati con Veronafiere, cui va aggiunto anche il collegamento con l’Aeroporto.
«Si tratta un numero davvero notevole – commenta il presidente di ATV, Massimo Bettarello – se pensiamo che supera del 10% quello del 2017. Va dato atto a Veronafiere di aver fatto la scelta giusta investendo molto sul servizio di trasporto pubblico, sollevando così la viabilità cittadina dal peso di un afflusso assolutamente eccezionale. Messaggio recepito da parte dei visitatori se è vero che la navetta più apprezzata è stata quella che ha collegato la Fiera con la Stazione ferroviaria di Porta Nuova, utilizzata da oltre 67 mila passeggeri nei quattro giorni di fiera contro i 53 mila del 2017. Sempre affollato anche il collegamento con i parcheggio dello Stadio, che ha registrato oltre 48 mila passeggeri. Da parte nostra, la gestione delle navette ha comportato un enorme impegno organizzativo: abbiamo messo in campo ogni giorno più di 50 autobus ecologici, superando i 70 mezzi nella giornata di maggior afflusso, quella di lunedì, dove abbiamo trasportato oltre 61 mila persone con un servizio continuativo ad alta frequenza».
«L’obiettivo – aggiunge il direttore generale di ATV, Stefano Zaninelli – era quello di fare la nostra parte per assicurare alla Città una bella figura nel momento in cui avevamo puntati i riflettori di tutto il mondo, senza per questo penalizzare il servizio di trasporto quotidiano a disposizione dei veronesi. Credo che ci siamo riusciti e per questo un ringraziamento va a tutto il personale aziendale, che ha fatto un lavoro egregio. Determinante è stata anche la collaborazione della polizia municipale nel mantenere sgombri gli accessi alle fermate e velocizzare il servizio. Strategica è stata poi la scelta di attivare la corsia preferenziale “dinamica” tra la Fiera e viale Piave nelle ore di maggior afflusso, che ha permesso ai nostri mezzi di recuperare minuti preziosi. A parte alcuni momenti di criticità per la congestione del traffico in corrispondenza degli orari di accesso e uscita della fiera, il servizio si è quindi svolto regolarmente».