Adiconsum: incontro informativo per gli indennizzi ai risparmiatori delle banche

Ai risparmiatori coinvolti nei crac bancari è dedicato un incontro informativo organizzato da Adiconsum Verona, martedì 10 settembre alle 18 in Sala Pastore della Cislin Lungadige Galtarossa, 22/d a Verona. Dallo scorso 22 agosto e per i 180 giorni previsti dalla normativa, i risparmiatori in possesso delle azioni e delle obbligazioni subordinate delle banche poste in liquidazione coatta amministrativa dopo il 16 novembre 2015 e prima del 1° gennaio 2018 possono presentare apposita istanza in via telematica al Fondo indennizzo risparmiatori. Sono stati stanziati in favore del FIR 525 milioni di euro per ciascun anno dal 2019 al 2021.

Riceveranno il “ristoro” automatico esclusivamente le persone fisiche, gli imprenditori individuali, anche agricoli, coltivatori diretti, con patrimonio mobiliare di proprietà inferiore a 100 mila euro o con reddito complessivo imponibile ai fini Irpef inferiore a 35 mila euro nel 2018. Per chi non rientra in queste categorie, è, invece, previsto un rimborso semi-automatico. E’ comunque numerosa la documentazione necessaria per procedere con l’istanza. 

Davide Cecchinato, presidente di Adiconsum Verona.

«Per venire incontro alle numerose richieste dei cittadini, abbiamo deciso di organizzare un incontro aperto a tutti per illustrare le modalità per chiedere gli indennizzi poiché la procedura non è semplice e ci sono diverse particolarità. Invitiamo i consumatori interessati a provvedere quanto prima ad avviare tutte le procedure necessarie e a registrarsi sul portale del Fondo. La domanda andrà inviata per via telematica, accompagnata da idonea documentazione, a decorrere dal 22 agosto 2019 e per i 180 giorni previsti dalla normativa», sottolinea Davide Cecchinato, presidente di Adiconsum Verona.

Il provvedimento regola le modalità di erogazione degli indennizzi a favore dei 300 mila piccoli investitori rimasti danneggiati dai crack delle banche, finite in risoluzione o in liquidazione coatta, dopo il 16 novembre 2015 e prima del 2018. Tra queste, Banca delle Marche, Banca Popolare dell’Etruria e del Lazio, Cassa di Risparmio di Ferrara, Cassa di Risparmio della Provincia di Chieti, Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, nonché le loro controllate.

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