Nonostante molte officine e carrozzerie siano regolarmente aperte, seppur spesso con organico ridotto e solo per eseguire la regolare manutenzione dei veicoli, e avrebbero potuto in teoria garantire il servizio, il Governo, con il Decreto Cura Italia, ha comunque deciso, di rinviare le operazioni di revisione, soprattutto per evitare inutili contatti tra autoriparatori e clienti, quanto mai inopportuni in questo periodo. “Tra l’altro – spiega Massimo Speri, Presidente di Confartigianato Autoriparazione Verona –, la contemporanea chiusura di buona parte degli uffici della Motorizzazione Civile avrebbe rischiato di appesantire il lavoro delle officine, causando possibili quanto intollerabili affollamenti”. La norma del Decreto Cura-Italia che rinvia di qualche mese la scadenza delle revisioni auto è il comma 4 dell’art. 92, recante “Disposizioni in materia di trasporto stradale e trasporto pubblico di persone”, secondo cui “è autorizzata fino al 31 ottobre 2020 la circolazione dei veicoli da sottoporre entro il 31 luglio 2020 alle attività di visita e prova di cui agli articoli 75 e 78 del Codice della Strada, ovvero alle attività di revisione di cui all’articolo 80 del medesimo codice”. Quindi, tutte le scadenze, da oggi al 31 luglio, sono rinviate al prossimo 31 ottobre 2020. Le vetture interessate dal rinvio sono dunque autorizzate ad effettuare la revisione entro il 31 ottobre 2020 senza incorrere in alcuna sanzione. Il rinvio preoccupa non poco i centri di revisione autorizzati. “Una volta superata l’emergenza sanitaria in corso – è l’appello di Michele Righetti, Presidente dei Revisori auto di Confartigianato Imprese Verona – e rimossi definitivamente i vincoli di spostamento, mi auguro che si proceda, ove necessario e possibile, ad eseguire le revisioni senza attendere il termine della proroga. L’auspicio è che si tenga conto delle indicazioni della categoria, in particolare quella di diluire le revisioni non fatte in questo periodo, senza aspettare l’ultima data utile, perché il sistema non sarebbe in grado di revisionare tutti i veicoli nel solo mese di ottobre, con il rischio di arrivare al blocco delle revisioni con gravi ripercussioni sulla circolazione. Un’indicazione sarebbe quella di rispettare dove possibile, da qui a luglio, quindi anche non immediatamente, la scadenza originale, ovviamente con tutte le precauzioni possibili. Per chi deve necessariamente usare i mezzi per lavoro o per chi si deve recare all’estero, il consiglio è quello di non uscire appositamente per recarsi in officina, ma magari valutare di prendere appuntamento mentre ci si reca o si torna dal lavoro. I nostri operatori seguono le precauzioni sanitarie e comportamentali fornite. Seconda indicazione: ricordare che la successiva scadenza sarà comunque quelle che avrebbe dovuto essere, ovvero: se era a marzo 2020, rimarrà a marzo 2022 o 2024 e non in base al mese in cui verrà effettuata nel 2020”.